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Politica

No al polo commerciale e un monumento da tirare fuori

I leAlisti premono sul tasto dell'area ex Sio, Caratozzolo chiede quando sarà installata l'opera scultorea dedicata alle vittime dell'amianto.

Area ex Sio

Sarà un consiglio comunale ricco di interpellanze quello in programma per la serata di lunedì 19 febbraio. Tra i temi al centro del botta e risposta tra consiglieri e assessori, il monumento dedicato alle vittime dell’amianto. A portarne la bandiera, lo spinoso consigliere di maggioranza Massimo Caratozzolo (Per la nostra città), che domanderà a Palazzo civico come mai in città non abbia ancora trovato spazio l’opera dedicata alle persone falcidiate dall’esposizione all’amianto, chiedendo se l’amministrazione intenda muoversi per sbloccare la pratica.

“Il gruppo consiliare ‘Per la Nostra Città con Giulio Guerri’ ha sempre sostenuto attivamente le istanze degli esposti all’amianto – scrive Caratozzolo – e, in particolare, ha fatto propria, da subito, la proposta di un monumento che testimoniasse il tributo della città della Spezia alle vittime del dovere. A tal proposito si ricorda l’interrogazione del 14 maggio 2016 (presentata dal consigliere Giulio Guerri) nella quale si sottolineava il pesante sacrificio che la nostra città ha pagato e continua a pagare a questa piaga sociale, ambientale e sanitaria rappresentata dall’amianto, con un numero di ammalati e di morti impressionante, che la colloca su posizioni da primato nelle statistiche internazionali (soprattutto in riferimento ai dati del mesotelioma pleurico) e che fa sì che la comunità spezzina tutta si debba considerare di per sé vittima dell’amianto”. Il consigliere poi viene al dunque sottolineando che “attende di essere collocato in città da alcuni anni un monumento alle vittime dell’amianto commissionato a proprie spese dall’Afea (Associazione Famiglie Esposti Amianto) con l’intento di donarlo al Comune della Spezia” e aggiunge che “eravamo fiduciosi […] che la stessa si sarebbe in breve concretizzata con l’installazione, in un luogo idoneo della città, della scultura commemorativa. E’ dovere delle istituzioni portare rispetto e solidarietà a coloro che hanno perduto la vita a causa dell’amianto e favorire la più ampia sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza, a partire dalle più giovani generazioni”. La palla all’assessore Paolo Asti: starà a lui dar soddisfazione al consigliere ribelle.

Di sicuro rilievo anche l’interpellanza preparata dal gruppo ‘LeAli a Spezia’, rappresentato dai consiglieri comunalei Guido Melley e Roberto Centi. Il duo chiederà – toccherà rispondere all’assessore Annamaria Sorrentino – “se è nelle reali intenzioni dell’amministrazione comunale impedire fino in fondo la realizzazione del nuovo insediamento commerciale della Grande Distribuzione nell’area ex Sio” e, in caso affermativo, quali siano “i termini del procedimento giuridico amministrativo e le relative scadenze temporali per la presentazione al consiglio comunale di una apposita variante urbanistica, finalizzata a bloccare una volta per tutte la costruzione del nuovo polo”.

“Nell’area ex Sio – così Melley e Centi – è prevista la costruzione di un nuovo polo commerciale su una superficie di quasi 5mila metri quadrati finalizzata ad insediare una struttura della grande distribuzione, presumibilmente del comparto bricolage, a cura di Talea, braccio operativo immobiliare di Coop Liguria”. Il relativo progetto urbanistico, denominato tecnicamente Puo, è stato adottato dalla giunta Federici la scorsa primavera “nel quadro peraltro di un contenzioso avviato innanzi al Tar dal soggetto attuatore Talea”, segnalano da ‘LeAli’. Ma con la variante al Puc dell’aprile 2017 il menzionato Puo è stato sospeso.

“Come LeAli a Spezia – proseguono Melley e Centi -, sin dal mese di ottobre 2017, abbiamo sollecitato la nuova amministrazione comunale ad affrontare il tema del Puc adottato nella precedente consiliatura, per valutarne gli elementi positivi da mantenere in vigore, così come per correggerne errori ed incongruenze. A fronte dell’inerzia della giunta, il nostro gruppo insieme ad altri gruppi di minoranza ha richiesto la convocazione di alcune sedute della competente commissione e, successivamente, del consiglio comunale in seduta straordinaria”. Consiglio in occasione del quale i leAlisti hannoespresso “fondate preoccupazioni che, con la paventata decadenza del Puc, il progetto del polo commerciale nell’area ex Sio sarebbe tornato immediatamente attuabile ed abbiamo ipotizzato che il soggetto attuatore Talea non avrebbe perso tempo per sollecitare la ripresa dell’iter autorizzativo”. E il 27 dicembre scorso “per decisione politico amministrativa della Giunta, è venuto a decadere il Puc adottato nell’aprile 2017 e sono venute meno le misure di salvaguardia introdotte”. E il 9 gennaio la società Talea ha immediatamente richiesto l’attivazione dell’iter per la definitiva approvazione del Puo, strategico per battere nuovamente la strada del polo commerciale.

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