La Spezia - "Il Comune deve ascoltare i ristoratori e gli esercenti dei bar e di tutte le attività che in questo momento subiscono le chiusure obbligatorie per ottemperare ai decreti dettati dall’emergenza sanitaria. Oggi la notizia riguarda il pagamento dell’anticipo Cosap che consente di mantenere i dehors, che sono ormai spazio indispensabile per consentire il funzionamento di molti esercizi. Non è chiaro come possa pensare la nostra amministrazione di condizionare a saldi e anticipi il mantenimento di spazi essenziali, come se quest’anno fosse uguale a ogni altro anno passato. La ristorazione, quando le è consentito dai dati del contagio, opera con una fortissima contrazione e per molti l’attività è ormai esclusivamente per asporto o delivery. Gli esercenti non sanno oggi quando potranno aprire e quando potranno utilizzare i dehors". Lo affermano in una nota Dina Nobili e Federica Pecunia, consigliere comunali di Italia viva.
Il gruppo consiliare renziano chiede "che vengano sospese le richieste di anticipo sull'utilizzo del suolo pubblico e che si apra una discussione seria anche sulla Tari e, almeno finché permarranno le norme sulle chiusure, anche sulle disposizioni di regolamento che condizionano al saldo degli arretrati la possibilità di mantenere il suolo pubblico.
Chiediamo all’amministrazione di non procedere senza tenere in considerazione la crisi economica che sta affliggendo le attività del nostro comune perché il rischio è quello di togliere in partenza ogni possibilità a chi ancora non ha certezza di potere in futuro condurre ancora la propria attività".