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Politica

Il Dialma passa al patrimonio, il Pd chiede una commissione

Opposizione contro l'assessore Asti: "Ignora noi e i cittadini che hanno firmato la petizione".

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Ufficiale il passaggio della Dialma Ruggiero dal settore cultura al patrimonio. La giunta comunale spezzina sancisce la mossa annunciata da settimane, contro la quale si solleva il Partito Democratico. “Abbiamo assistito in questi giorni alle dichiarazioni dell’assessore Asti nel merito, ci sarebbe piaciuto però che l’assessore si fosse reso disponibile per la commissione urgente che abbiamo richiesto la scorsa settimana per poter avere da lui nei luoghi istituzionali tutti i chiarimenti necessari a fugare ogni dubbio”, scrive il gruppo d’opposizione in una nota.
“Invece l’assessore non si è reso disponibile alla richiesta, nonostante gli sia stata formalizzata in un primo tempo dai gruppi di minoranza e successivamente dal gruppo del Pd, per sollecitarlo ad avere in assenza della commissione almeno un incontro o al massimo un rinvio dell’approvazione della delibera in giunta. Niente di tutto questo. E’ stata votata la delibera e formalizzato il passaggio e l’amministrazione non si è preoccupata minimante di dare qualche risposta, non solo ai consiglieri che l’hanno richiesta e con il solito garbo, ma ignorando anche quelli che sono stati i chiari segnali della popolazione, che ha firmato una petizione pubblica e magari pensava di avere diritto a un minimo di chiarimento prima che tutto fosse avvenuto”.

“E non importa se sia prerogativa dell’amministrazione fare scelte del genere, se vogliamo che siano condivise dovrebbero renderle tali dall’inizio – continua il Pd – Purtroppo non è la prima volta che l’amministrazione Peracchini agisce senza prima aver condiviso le scelte, ma sulla Dialma Ruggiero crediamo si dovrebbe immediatamente discutere di quale sia il futuro di un centro che ha funzioni culturali, sociali e aggregative. È solo una ragione di ottimizzazione dei costi, alla quale per altro di fronte a proposte che li riducano nessuno potrebbe dirsi contrario? Troppe volte l’assessore ha dichiarato che ci sono associazioni che si sono sentite escluse e per questo lui ritiene di dover istituire un nuovo bando per permetterne l’ingresso. Ma era possibile allargare il numero delle associazioni che operano in convenzione con il comune senza tutto questo iter? Oppure si ha intenzione di lasciare il Dialma a disposizione della cultura, ma di una cultura che si paghi di più e quindi fruibile non a tutti come è adesso?”

“Caro assessore questi dubbi non li avrebbe dovuti leggere da un articolo ma avrebbe dovuto dare risposte direttamente e in maniera dettagliata. Il fatto che si sfugga cosi al confronto non è mai un indice di chiarezza né tanto meno di volontà di condividere una scelta; piuttosto lo riteniamo un modo per comunicare una scelta ma a cose fatte quando quella scelta diventa irrimediabile. Per questo il gruppo del Pd rinnova la richiesta della convocazione della commissione, nella speranza di capire bene quale bando verrà emesso e di poter audire anche le associazioni che stanno operando ad oggi presso la struttura e che l’hanno resa un esempio per il quartiere, per la città e riconosciuto a livello nazionale”.

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