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Politica

Grasso che cola: "E’ il Pd che fa vincere la destra"

Licari (Possibile): "Speriamo in ripensamento Rifondazione e Pci". Putrino (Mdp): "Radicali? Sì, nei valori". Pregazzi (SI): "Bene il leader, ma meglio investitura dal basso".

Putrino, Pregazzi e Licari

Anche Spezia ha marcato presenza ieri a Roma in occasione della presentazione di ‘Liberi e uguali’, la lista a tre teste che ha scelto come alfiere il presidente del Senato Pietro Grasso, fuggito dal Pd un paio di mesi fa. Nella capitale sono calati dall’estremo levante ligure, tra i tanti, il portavoce di Possibile Andrea Licari, il segretario provinciale di Sinistra italiana, Giacomo Pregazzi e l’ex Pd Paolo Putrino, uno degli otto del coordinamento spezzino di Articolo uno – Mdp. Inevitabili quattro chiacchiere post sortita romana.

Grasso leader della ‘cosa rossa’, come viene definita. Impressioni?

Licari: “Quello di Pietro Grasso è un nome convincente e ieri, ascoltandolo, è arrivata una conferma in questo senso. Credo sia l’unico capace di tenere unite diverse anime e storie della sinistra. E di tenerle unite… bene. Con l’auspicio di andare oltre le elezioni, dando vita a un unico soggetto della sinistra”.

Putrino: “Ieri Grasso mi è piaciuto molto, soprattutto per l’accento posto sulla centralità delle questioni sociali, della lotta alle disuguaglianze. Io quando ero nel Pd mi sentivo a disagio, perché i governi Pd le diseguaglianze le hanno fatte aumentare. Bene anche quando Grasso ha detto che lui non è un uomo solo al comando, ma intende collaborare con i leader più giovani per risolvere i problemi della gente. Spero che questo progetto ridia una casa a molti”.

Pregazzi: “Bene Grasso e bene la nascita di questa lista. E’ un fatto politico rilevante. Sembrava che la sinistra stesse sparendo, invece riemerge con un candidato di tutto rispetto, di spessore. Certo, ora c’è da lavorare, la piattaforma va riempita di contenuti. Dobbiamo offrire un programma che sia una vera alternativa. Il metodo con cui è stato scelto Grasso? Avrei preferito un’investitura dal basso, con un voto di una base più larga possibile”.

Renzi, riferito alla lista Articolo uno-Mdp-Possibile, ha detto che chi vota sinistra radicale fa vincere la destra. Siete una proposta radicale?

Licari: “Come è stato detto ieri, la realtà di oggi è radicale e quindi servono politiche radicali. Renzi torna alla carica con il suo appello al voto utile, lo conosciamo a memoria. E oggi se ne esce con la storia di D’Alema, dice che comanderà lui, cosa che non è assolutamente vero”.

Putrino: “Siamo radicali nei valori. Certo, non siamo estremisti, che è un’altra cosa. E’ estremista Rifondazione nel suo fare testimonianza. Ma, ripeto, sui valori nessun compromesso. A differenza del Pd di Renzi, noi siamo per l’articolo 18, non preferiamo Marchionne alla Camusso, non riteniamo giusto dare bonus uguali ai figli dei ricchi come a quelli di un disoccupato. E diciamo no a ogni forma di egoismo e indifferenza. Gli appelli di Renzi? Impossibili accordi con un Pd incapace di fare autocritica. Un Pd che ora ci accusa di far vincere la destra, quando invece è il renzismo a far vincere la destra”.

Pregazzi: “La questione a mio avviso non è essere radicali o non radicali. Ma essere liberisti o, come noi, antiliberisti. Renzi continua con la storia del voto utile, un gioco che ha stancato e che non interessa nessuno. Sono le politiche del Pd che fanno crescere la destra”.

Dalla lista sono rimaste fuori quelle forze – Rifondazione e il Pci – che ancora portano nel simbolo la falce e il martello. Che ne pensate?

Licari: “Mi dispiace, ci sono diversi punti in comune con queste forze. Ma è una loro scelta, poco comprensibile. Davvero fatico a capire cosa ci separi. Spero ci ripensino. Le porte sono aperte e il nostro programma è anti liberista come il loro”.

Putrino: “La sinistra non si afferma con i simboli. Bisogna tutelare i lavoratori, non fare testimonianza. Noi saremo di lotta e di governo. Lotta contro le ingiustizie e proposte di governo per risolverle”.

Pregazzi: “Sicuramente un pezzo di sinistra al momento non si ritrova in questo progetto. Io spero e penso che ci possa essere spazio per recuperarla, sarebbe lungimirante”.

A metà dicembre a Spezia le tre forze politiche che animano ‘Liberi e uguali’ – che è poco più di uno slogan, una sorta di titolo provvisorio – animeranno una serie di ‘piazze programmatiche’ per entrare nel vivo dei contenuti. Poi la lista capitanata da Pietro Grasso di rivedrà a Roma a gennaio. Un nuovo momento assembleare, con le elezioni politiche ormai dietro l’angolo.

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