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Politica

Gas nel futuro dell’Enel, che assicura: "Meno emissioni, più potenza elettrica"

Intanto Raffaelli lancia l'idea referendum. Lunedì prossimo consiglio straordinario.

La Spezia, la centrale Enel dalla collina di Brigola (2015)

Lunedì 10 giugno, fra poco più di una settimana, scoccherà l’ora del consiglio comunale straordinario su Enel, richiesto dalle opposizioni consiliari spezzine. Un momento di confronto resosi necessario in seguito a quanto emerso in queste settimane: l’intenzione di Enel di sostituire l’unità a carbone esistente con una nuova unità a gas. Un intendimento venuto a galla solo di recente, ma la presentazione del relativo progetto preliminare – attualmente sul tavolo del Ministero dell’Ambiente – risale allo scorso novembre. Un progetto che, come si legge nella relazione di Enel “prevede la realizzazione nell’area di impianto di una unità a gas, taglia massima 840 MWe1, in sostituzione all’esistente unità SP3 alimentata a carbone, che verrà posta fuori servizio”. Nella varia documentazione presentata dall’azienda al Ministero si parla di circa quattro anni di cantiere. Lavorazioni imponenti che occuperanno duecento uomini al giorno, con punte di quattrocento per determinate fasi dell’intervento. “Il nuovo ciclo combinato – scrivono ancora da Enel -, rispetto alla configurazione attuale, consentirà di ridurre la potenza termica attuale da circa 1540 MWt a circa 1350 Mwt; incrementare la potenza elettrica di produzione (circa 8401 MWe, contro i 600 Mwe attuali), raggiungendo un rendimento elettrico netto superiore al 60%, rispetto all’attuale 39%, riducendo contestualmente le emissioni di CO2 di oltre il 60%; ottenere una concentrazione di emissioni in atmosfera di ossidi di azoto e monossido di carbonio inferiore ai valori attuali (NOx ridotti da 180 a 10 mg/Nm3, CO che passano da 150 a 30 mg/Nm3); azzerare le emissioni di anidride solforosa e polveri”.

Oggi sul tema interviene il consigliere Pd Marco Raffaelli: “Il quadro è molto serio e grave. Abbiamo scoperto, e proprio nel giorno della festa della Repubblica, che l’Amministrazione è il Sindaco hanno tenuta nascosta la decisione di tenerci Enel con una nuova centrale elettrica. Non doveva andare così. Il futuro doveva essere diverso e vedere quelle aree semmai liberate, restituite. E poteva esserci l’idea di riconvertirle per settori produttivi attenti alle green economy e al tessuto economico locale che chiede maggiori spazi per svilupparsi. Le ipotesi non mancavano. Con questa decisione è probabile che non riavremo nemmeno un metro di quegli spazi, ma sicuramente ci terremo nuovamente un fattore di inquinamento, quando l’occasione era quella di togliercelo. Sento spesso alcuni esponenti della maggioranza dire: “vergogna!”. Ma questa è una schifezza! Perché la permanenza di Enel non era uno dei punti del programma dell’attuale amministrazione – si sarebbe ben guardato da elencarlo tra le promesse agli elettori! È stata una scelta che ha fatto passare sopra la testa della città e degli spezzini! Ma la città su un punto così importante deve discutere ed esprimersi. Pertanto, se da tale decisione, la maggioranza che governa, non indietreggerà dopo il Consiglio Comunale del 10 Giugno, credo ci si debba attivare per indire un referendum, in modo che ognuno di noi possa scegliere se tenerci di nuovo la centrale o no”.

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