La Spezia - “La recente proposta di messa in mora da parte della Commissione Europea rappresenta soltanto l’ultimo colpo di grazia dell’inerzia del Governo nei confronti dei balneatori italiani.
Nonostante le varie promesse, infatti, il Governo non è mai riuscito a garantire che tutte le amministrazioni locali firmassero la proroga per le concessioni demaniali marittime, come prevista da legge statale 145/18 che le estende sino al 2033. Cosi facendo oggi, a quasi un mese dalla scadenza delle concessioni in essere, la costa italiana non risulta “coperta” in modo omogeneo". Si apre così il commento di Costanza Bianchini e Raffaello Bastiani, responsabili regionali del dipartimento marittimo e imprese balnearie per Fratelli d'Italia.
"Non soltanto: il Governo - proseguono - è rimasto inerte alla questione anche quando i balneatori, al termine di numerosi, costosi ed ingiusti contenziosi, si vedevano riconosciute le proprie ragioni. Per l’ennesima volta, il governo italiano abbandona tutta un’intera categoria di imprenditori, lasciandoli esposti al rischio di perdere, dal primo gennaio 2021, i propri investimenti, per dar spazio ad ipotetiche aste, tra l’altro non ancora previste né disciplinate, e che, in un momento di crisi come questo, rischierebbero di ottenere proprio l’effetto opposto a quello della libera concorrenza che tanto decanta la Commissione Europea.
Ci auguriamo che lo Stato, oltre a presentare le proprie ragioni entro 90 giorni per non rischiare la procedura di infrazione, questa volta si occupi con urgenza di far applicare la legge per tutelare attivamente la categoria, cercando di uniformare il trattamento su tutto il territorio italiano, e non lasciando di fatto nella totale incertezza il comparto del turismo italiano che rappresenta una tipicità a livello mondiale".
"La più grande preoccupazione rimane l’incertezza della gestione della costa nel caso in cui i funzionari, non applichino la legge che il governo non difende. Tradotto significa estate 2021 con spiagge chiuse, turismo azzerato, nel caso della Liguria morte economica della filiera del turismo estivo, con ripercussioni gravissime su tutta l’Italia in tutti i settori del terziario ad esso collegato", concludono da FdI.