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Politica

Eternit in Via Monfalcone, Guerri sollecita il sindaco

eternit in Via Monfalcone

Da oltre dieci giorni in via Monfalcone, abbandonata fra i bidoni del vetro e della carta antistanti al numero civico 5, giace una lastra di eternit, peraltro in palese stato di degrado. Il consigliere comunale Giulio Guerri, non appena rilevata la presenza del residuato, aveva immediatamente segnalato la circostanza contattando, per le vie brevi, alcuni dei soggetti istituzionali preposti e facendo presente la necessità di attivare una procedura di verifica e smaltimento come previsto di fronte a questi casi.
Nonostante la segnalazione fatta, le onduline si trovano ancora allo stesso posto, nel cuore del centro abitato di Rebocco, in un luogo particolarmente frequentato, date le caratteristiche di via Monfalcone.
Guerri ha quindi preso carta e penna ed ha scritto un’interrogazione urgente al sindaco Massimo Federici per sollecitare gli interventi necessari a rimuovere la situazione di pericolo sanitario già segnalata.
Guerri fa notare che la lastra giace da giorni lungo la sede stradale di via Monfalcone, in un punto su cui si affacciano decine di abitazioni svariate attività commerciali e due fermate Atc, dove si trova un’isola ecologica utilizzata da numerosissime famiglie e dove si trovano a transitare ogni giorno a piedi, in autobus o a bordo di mezzi a due o a quattro ruote centinaia di persone.
“Nel tempo trascorso – continua Guerri -nessuno dei numerosi mezzi del servizio Acam Ambiente che sono transitati hanno portato via questa lastra, e questa circostanza di fatto sembra proprio confermare che si tratta di un residuo di eternit, cioè di un rifiuto contenente amianto, che, giustamente, gli addetti di Acam non devono neppure toccare”. Guerri, ricordando la pericolosità dell’amianto e rappresentando anche un allarme diffuso fra la cittadinanza, chiede al Sindaco di attivarsi in prima persona perché il rifiuto segnalato sia rimosso secondo le modalità di massima sicurezza previste dalla legge e in tempi immediati. Guerri, inoltre, guardando agli aspetti generali del problema coglie l’occasione per domanda al primo cittadino “se è possibile conoscere i motivi per i quali la rimozione, pur richiesta da giorni, non sia ancora avvenuta; quali sono le norme a cui fa riferimento il Comune dinanzi al verificarsi di problematiche di questo tenore e se non ritiene di doversi impegnare per rendere più puntuale, incisivo ed efficace il monitoraggio volto alla prevenzione ed alla rimozione di situazioni di pericolo dovute alla presenza di residui di amianto abbandonati lungo le vie cittadine, scenario cui, purtroppo, “conclude Guerri” accade spesso di dover assistere”.

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