LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Politica

Disservizi centro prelievi, Battistini: "Nessun chiarimento. E per Viale gli utenti sono clienti"

Via XXIV Maggio

“Nelle scorse settimane ci sono stati ripetutamente segnalati disservizi nei centri prelievi in ASL5. In particolare ci e’ stato segnalato quanto avvenuto il 2 Febbraio presso il centro prelievi di via XXIV Maggio, giorno in cui alcuni utenti hanno riferito di attese estenuanti e lunghe code per usufruire delle prestazioni. In quella stessa occasione ci riferiscono di una ridotta presenza di personale, tale da causare attese di alcune ore. Tali episodi, a quanto segnalato, si sono reiterati nel tempo con numerosi casi di ritardi imputabili sia a un ingente afflusso di utenti ma, soprattutto, a un organico ridotto. Per questo oggi abbiamo discusso, in Consiglio Regionale, una nostra interrogazione legata sia ai disservizi segnalati sia alla pianificazione organizzativa in funzione della prevedibile fuoriuscita di quegli operatori che, usufruendo di Quota 100, lasceranno il servizio nei prossimi mesi”. A parlare è Francesco Battistini, consigliere regionale di Italia in Comune.

“Le risposte, anziche’ risolvere i dubbi, li hanno amplificati – prosegue – L’Assessore Viale ci ha infatti informati che i disservizi segnalati, per esempio, il 30 Aprile scorso, furono causati non dalla mancanza di personale ma da un blackout elettrico occorso in zona. Ciò ha, sostanzialmente, impedito ai sistemi informatici e alle apparecchiature di funzionare! Il problema che si pone, a questo punto, va ben oltre i pur fastidiosi ritardi nell’erogazione del servizio. Stiamo parlando di sicurezza e di efficienza del sistema sanitario. La domanda che ci poniamo è dunque tanto semplice quanto doverosa: esiste o no un sistema di generazione elettrica d’emergenza per le strutture di ASL5? Cosa accade, in caso di blackout, per esempio, a tutti quegli impianti che hanno necessita’ di energia elettrica per mantenere a temperatura bassa o costante i farmaci, i preparati o, come nel caso specifico, il materiale ematico e altre sostanze che abbiano queste esigenze? Cosa accade a tutti quegli impianti che gestiscono sistemi medicali o di emergenza? Dubbi a cui chiederemo risposte con un’ulteriore interrogazione che abbiamo gia’ depositato”.

“Per quanto riguarda la carenza di personale ci e’ stato risposto che esiste un piano che “prevede un adeguato numero di operatori […] per fronteggiare le eventuali carenze legate ai pensionamenti”. Resta il fatto che le carenze di organico le abbiamo gia’ oggi, senza il problema dei pensionamenti legati a “quota 100” , e allora sarà necessario verificare bene i numeri dei fabbisogni in maniera preventiva. Ancora una volta riceviamo risposte che dipingono una realta’ ben diversa da quella che i pazienti si trovano ad affrontare quotidianamente. L’ultimo appunto e’ riservato a una definizione che, nella risposta, abbiamo mal digerito. Nella nota di ASL5 inviata all’Assessore e letta in Aula Consiliare gli utenti sono stati definiti “clienti”. Un’ulteriore conferma della pessima visione commerciale della Sanita’ da parte dell’Amministrazione Toti”, conclude Battistini.

Più informazioni