Con l’inizio del 2018 il Comune intende imprimere un giro di vite nei confronti di mini market e circoli in città. Il nuovo Piano del commercio al quale stanno lavorando da tempo l’ufficio Commercio e la Polizia municipale, su indicazione degli assessori Lorenzo Brogi e Gianmarco Medusei, prevederà infatti il divieto di nuove aperture di queste tipologie di esercizi nelle zone A e B, corrispondenti al centro storico e all’area che da Viale Garibaldi si estendo sino al Quartiere Umbertino. Il provvedimento, che prende le mosse da iniziative simili adottate a Lucca, Pisa e Firenze, si basa sulla normativa varata elaborata dal governo a partire dalla metà del 2016 per consentire ai sindaci di “vietare o subordinare ad autorizzazione l’esercizio di attività commerciali non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in zone di particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico”.
La delibera contenente il Piano potrebbe essere portato in giunta a gennaio del prossimo anno per poi essere discussa in commissione e in consiglio comunale e mirerà a impedire le nuove aperture, mentre nulla o quasi potrà nei confronti delle concessioni esistenti, se non bloccare il costume di quanti presentano istanza di riapertura nei casi di chiusura per doppia sanzione grave cambiando semplicemente ragione sociale e partita Iva, proprio in ragione del fatto che non saranno consentite nuove attività.
Per quanto riguarda le richieste di aperture ex novo, queste saranno sottoposte a parere vincolante da parte del Comune.
Il dispositivo ha retto ai ricorsi nelle tre città toscane, i cui centri storici sono patrimonio Unesco, ma nell’amministrazione spezzina c’è la convinzione che possa essere applicato anche alla Spezia.
“Siamo disponibili al pugno duro per arginare il fenomeno. Stiamo lavorando sul nuovo regolamento – affermano da Palazzo civico – e la Polizia municipale sta effettuando controlli costanti nei confronti di quanti aprono in questo periodo con le norme vigenti, per esempio per quanto riguarda il rispetto delle prescrizioni sull’arredo dei locali, la vendita di alcolici ai minori, il rispetto dell’igiene e dei limiti di rumorosità, sia per i mini market che per i circoli. L’obiettivo è quello di non permettere più apertura selvagge di attività indecorose e non in linea col patrimonio storico della città”.