La Spezia - Secondo il Piano urbano della mobilità sostenibile, alla fine saranno trentuno. Disseminate per tutta la città: Umbertino, Piazza Matteotti, Via Veneto, Fabiano Basso, Via della Ghiara, Fossamastra, Migliarina, Via Fontevivo, Marola, Pegazzano, Via Monfalcone, Fossitermi, Piazza Chiodo, Palazzo Civico, Canaletto, Piazza Pozzoli, Via XXVII Marzo, Valdellora, Via Gramsci, Montepertico, Bragarina, Piazza Beverini e Canaletto. E ovviamente centro storico. Qui, la prima delle tre previste ha però già sollevato polemiche per gli stalli "classici" che si andranno a perdere e spinto la seconda commissione consigliare ad una convocazione sul tema.
E' Patrizia Saccone a chiedere di avere un quadro sulla progettata calata dei punti di ricarica in città. "In centro ne erano previste tre. Quella che ha creato qualche malumore è quella di Via Roma, le altre erano previste in Piazza Beverini e Piazza Cavour - è l'assessore Kristopher Casati a fare il punto -. Al momento abbiamo sospeso la loro installazione per cercare collocazioni alternative, che non incidano sulla penuria di parcheggi. Attualmente ce n'è una sola funzionante, quella di Via Corridoni, essendo saltato il progetto di installazione in due step a causa della pandemia".
"Cercare delle zone perimetrali al centro storico per impiantare le colonnine, che tutti credo vediamo di buon occhio", invita il consigliere Guido Melley che tra i primi sottolineò i problemi generati dai primi due stalli ad elettroni. Si torna quindi a studiare. Di certo per ora c'è che saranno quasi tutte da 22kW, in modo da garantire una ricarica in circa 30 minuti. Tutte tranne quella del parcheggio del Palazzetto dello Sport che sarà invece da 50kW, di tipo fast, e promette il pieno in cinque minuti. "La Liguria è la terza regione in Italia per numero di auto ibride ed elettriche. Alla Spezia le elettriche erano 139 nel 2019 e 588 tra ibride ed elettriche", sottolinea Casati.
“Perché non pensare di permettere anche ai veicoli ibridi di entrare nelle ZTL?”, chiede Emanuele Corbani. "Stiamo valutando sia questa possibilità insieme a quella di far parcheggiare gratuitamente le ibride - conferma Casati -. Stiamo attendendo da ACI alcuni dati per proseguire con le valutazioni". Piuttosto critica Donatella Del Turco: "Mi sembra più ragionevole costruire aree di ricarica vere e proprie, magari all'uscita dell'autostrada. Mettere una colonnina per quartiere per me non ha molto senso". Infine un invito a porsi il problema di come evitare che, a ricarica avvenuta, l'automobilista lasci il veicolo ore e ore solo per sfruttare lo stallo gratuito. "Ragioniamo su un sistema a disco orario", la rassicurazione di Casati.