La Spezia - A tre anni di distanza dalle primarie per le Regionali, Sergio Cofferati e Andrea Orlando potrebbero trovarsi uno contro l'altro nel collegio uninominale per l'accesso al parlamento in occasione delle Politiche del 4 marzo. A gennaio 2015 il ministro della Giustizia prese posizione a favore dell'ex segretario generale della Cgil nella sfida per la poltrona di candidato del Pd a Raffaella Paita. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata davvero molta.
L'ex guida della Cgil e europarlamentare ha nel frattempo lasciato il Pd, in contrasto con le politiche del governo e dopo durissime critiche sulla correttezza delle primarie che lo videro sconfitto per poco più di quattromila voti. Da lì, mantenendo lo scranno a Bruxelles ottenuto nel 2014 facendo parte delle liste dei democratici, l'ingresso in Sinistra italiana e oggi la possibilità di essere uno dei candidati al parlamento italiano in Liguria. In base alle decisioni nazionali, che dovranno tener conto anche di Luca Pastorino e Stefano Quaranta, potrebbe essere lui il capolista nel collegio uninominale per la Camera.
Orlando, dal canto suo, ha continuato a far parte dell'Esecutivo candidandosi contro Renzi alle elezioni per la segreteria del partito della primavera del 2017 e diventando leader della minoranza. Tra i big liguri indiscussi del Pd, anche lui potrebbe essere il nome di spicco dell'uninominale alla Camera: si profilerebbe dunque un testa a testa tra ex compagni di partito, stando alle ultimissime indiscrezioni.
Dal 2014 a oggi il Pd ha perso moltissimi pezzi e, come sempre accade in politica, i nodi vengono al pettine, presentando possibili incroci che sino a qualche tempo fa sarebbero stati ritenuti impossibili.