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"consoli, proconsoli, vicerè e luogotenenti"

Asti replica a Orlando: "Quando la politica cita la storia senza però averne imparata la lezione"

Paolo Asti

Sulle dichiarazioni dell’onorevole Andrea Orlando, vice segretario nazionale del Partito democratico, interviene anche l’assessore Paolo Asti.
“Per citare la storia bisogna conoscerla e non averne letto il sunto dal Bignami come pare abbia fatto l’onorevole Andrea Orlando, citando quella romana. Il vice segretario del PD saprebbe così che quella di affidare una provincia dell’impero conquistata e pacificata a un console fu, da parte di Augusto, la giustificazione utile per sottrarla al Senato romano, di cui ebbe la forza di ridurre il numero ma non di restituirne il potere. A questo punto Orlando avrebbe avuto chiare le sue responsabilità di dirigente politico, di amministratore (è stato assessore del comune della Spezia) e di Ministro della Giustizia che, di proconsoli nel consiglio della magistratura ne ha avuto il dovere di controllarne almeno uno che, a quanto pare, facendogliela sotto il naso, è stato tra i più infedeli che la Repubblica abbia avuto, senza che il Guardasigilli incaricato chiamato in reo da quesato, ne denunciasse l’operato. Sarei grato ora per coerenza Orlando facesse una riflessione sul suo ruolo politico e partitico. Grazie alla metefora storica, a lui tanto cara, si renderebbe conto di essere come il ViceRe di Napoli, un po’ aragonese e un po’ spagnolo, ridotto poi al ruolo di luogotente di Parma dove, costretto a emigrare perchè privo di maggioranza in casa propria, sottrattale da una giovane fanciulla di razza rampante, impossibile da domare, prescelta al posto suo, per rappresentare Cesare in una provincia inespugnabile alla barbara destra. Passando all’attualità, mi chiedo se Andrea Orlando si rende conto perchè, la compagnia di ventura, munite di truppe pentastellate, di cui cerca di essere il condottiero, ha perso per la seconda volta la Liguria, un tempo considerata terra inespugnabile. E che questo sarebbe avvenuto anche con lui candidato alla presidenza della Regione. Mentre l’ amministrazione guidata da Pierluigi Peracchini, continua a lavorare ogni giorno dovendo amministrare, Andrea Orlando, che in questo momento ha molto tempo per pensare, si faccia qualche domanda. Magari, nelle risposte, troverà qualche cosa che il governo di cui il suo partito fa parte, potrà offrire al popolo italiano e alle amministrazioni, queste si votate dai cittadini, invece della solita pasta frolla distribuita in conferenza stampa alle 23 del sabato sera”.

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