La Spezia - "Sono stato chiamato da Giorgia Meloni a ricoprire l'incarico di vice responsabile nazionale del dipartimento di Cultura e Innovazione di Fratelli d'Italia, ruolo che mi permetterà di esprimere le competenze che gli spezzini hanno potuto. Naturalmente un ruolo di partito non si coniuga con un incarico amministrativo, pertanto auguro buon lavoro a Maria Grazia Frijia, che sarà certamente un buona assessore". Paolo Asti annuncia così, ai taccuini di CDS, la scalata all'interno di Fratelli d'Italia, e saluta l'amministrazione Peracchini. Una mossa che conferma le voci su un possibile avvicendamento tra l'ormai ex assessore e la consigliera Frijia. Un passaggio di testimone al centro dell'incontro che si è svolto ieri tra il direttivo provinciale e Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell'organizzazione di Fratelli d'Italia.
Dopo nemmeno 24 ore le ipotesi si sono concretizzate e Asti lascia la giunta spalancando le porte a Frijia, alle quale non è ancora chiaro quali deleghe saranno destinate.
Si completa così il rimpasto post elezioni regionali innescato dall'elezione del leghista Gianmarco Medusei in consiglio regionale e proseguito con l'annuncio della sua sostituzione da parte di Filippo Ivani. Anche in quel caso il nome del nuovo assessore era stato comunicato da ambienti di partito, e in particolare dalla senatrice Stefania Pucciarelli.
Con l'entrata di Frijia in giunta in consiglio comunale dovrebbe entrare Barbara Cidale, che alle elezioni comunali del 2017 ottenne 121 preferenze nella lista "Giovanni Toti per Peracchini", la stessa all'inte4rno della quale sono stati eletti i consiglieri Saccone, Manucci, Gagliardi (poi nominata assessore), la stessa Frijia, Peserico, Cenerini, Ceragioli, Teja e Biagi.
Cidale, in realtà, avrebbe dovuto far parte del parlamentino spezzino sin dall'inizio, visto il numero di seggi che avrebbero dovuto spettare alla maggioranza, ma il suo scranno era alla fine andato alla lista "Per la nostra città" in forza dell'apparentamento con la coalizione guidata da Peracchini. Il consigliere della lista di Giulio Guerri, poi eletto presidente del consiglio comunale, che aveva beneficiato dello slot in maggioranza era Massimo Baldino Caratozzolo, oggi fermamente all'opposizione.