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Spese e ritorni

Asti: "In Cina e a New York per promuovere la città"

L'assessore comunale ha esposto le spese sostenute e i motivi dei viaggi, che hanno portato a creare progetti e a dare visibilità al Festival del jazz e non solo.

Paolo Asti

Una rendicontazione dettagliata, quella relativa alle trasferte in Cina e negli Stati uniti che l’assessore Paolo Asti ha esposto di fronte ai membri della commissione Cooperazione internazionale nel pomeriggio.
Tre viaggi, uno dei quali, in Asia, svolto insieme al sindaco Pierluigi Peracchini, che abbracciano tutte le deleghe che Asti detiene: Cultura, Turismo, Cooperazione internazionale, Gemellaggi e Promozione della Città.

Rivolgendosi ai commissari presieduti da Maria Grazia Frijia, Asti ha esordito spiegando il motivo delle visite alle città cinesi di Zhuhai e Nanning, in gran parte sostenute dalle autorità ospitanti.
“Siamo stati contattati dal nostro concittadino Mattia Pinza che vive da anni a Zhuhai e che aveva già facilitato un incontro tra la città cinese e la nostra negli anni scorsi. Pinza ha un’azienda di distribuzione di prodotti italiani in Cina e parlando è emerso che i compratori cinesi sperimentano alcune difficoltà nella lavorazione dei cibi. Data questa problematica abbiamo pensato di proporre un accordo con l’istituto Casini della Spezia: 5 studenti, maggiorenni, che studiano cucina e sala all’alberghiero voleranno a Zhuhai per spiegare ai ristoratori e agli acquirenti come presentare i prodotti italiani. L’idea è piaciuta molto: si sono presentati 78 candidati”.
L’azienda di Pinza si occuperà dei costi dell’ospitalità, mentre la scuola si farà carico dei costi del viaggio, forse con un contributo da parte dell’amministrazione comunale.
“Ci sarà uno scambio, con l’arrivo alla Spezia di cinque studenti cinesi, che saranno ospitati nella casa che utilizziamo per la cooperazione internazionale. Sarà inoltre costituita una associazione che si chiamerà “Amici della Cina” – ha proseguito Asti – e che avrà due copresidenti, Mattia Pinza e Giovanni Zu, che vive e lavora da anni nel nostro territorio. Questa attività rientra tre le azioni che abbiamo deciso di mettere in campo per sviluppare l’identità, la cultura e la promozione della città. E siamo contenti di aver concluso questo percorso in soli quattro mesi. Siamo stati propulsivi”.
Asti ha poi relazionato i commissari in merito alla tappa nella città di Nanning, dove la delegazione spezzina ha visitato una delle scuole d’arte più importanti della Cina, frequentata da 15mila studenti e interessata a creare progetti artistici con l’Italia. “La televisione locale ha realizzato un servizio giornalistico che è stato trasmesso per un bacino di utenti potenziale di oltre 6 milioni di abitanti”, ha aggiunto l’assessore.

Asti è poi passato a spiegare il motivo delle due trasferte a New York, in giugno e in ottobre.
“Quando abbiamo visto che la Siae aveva emesso il bando Sillumina con una sezione dedicata ai festival internazionali, abbiamo deciso di presentare un progetto. Sono state formulate 4mila domande e la nostra è stata tra quelle finanziate. L’intento era quello di far diventare il nostro festival, un punto di riferimento per i giovani musicisti italiani negli Stati uniti, dopo che per 50 anni è stato un riferimento a livello italiano ed europeo. Dopo aver selezionato Antonio Ciacca come direttore artistico – ha raccontato Asti – abbiamo elaborato il progetto che ha avuto un costo totale di 54mila euro. Di questa somma 40mila sono stati coperti dal finanziamento a fondo perduto ricevuto da Siae e 14mila con risorse del Comune, al quale sono state però riconosciuti 8mila euro per le attività svolte a livello organizzativo, e pertanto questa cifra non dovrà essere versata. Abbiamo portato a Nwe York 14 ragazzi, compreso lo spezzino Leonardo Corradi che veniva da una tournée in Cina. Hanno suonato in locali mitici della storia del jazz. Abbiamo portato negli Stati uniti un festival di qualità che ha avuto un filo conduttore e una produzione originale, ovvero la suite dedicata a Martin Luther King scritta appositamente per questo appuntamento. Di contro abbiamo accolto decine di giovani musicisti del City college, e il prossimo anno saranno ancora di più”.
Parlando della mera spesa economica del viaggio a New Yotk, Asti ha spiegato: “Ho presentato una nota spese di 1.700 euro, volo compreso. Magari qualcuno pensa che si possa andare e spendere quello che si vuole, ma non è così, ci sono soglie ben definite. Potevo spendere 30 euro per pranzo e per cena e 120 per dormire. Sono 180 euro al giorno, una somma con la quale a New York si fatica, ma è così. Tutto quello che avessi speso in più l’avrei messo di tasca mia. Vorrei chiarire, per chi può pensare che un viaggio a New York sia comunque una bella esperienza, che era l’ottava volta che ci andavo. Ci sono andato per promuovere il festival e la nostra città. Così come quando vado a Bayreuth: lo faccio per sviluppare le attività previste dai gemellaggi”.

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