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Politica

Area popolare, Costa: "Mai col centrosinistra"

Il consigliere regionale replica alla ricostruzione proposta in mattinata da CDS: "Su Acam ognuno ha votato in maniera autonoma e laica, compreso il consigliere spezzino De Luca".

Andrea Costa

Area popolare non finirà col Pd alle prossime amministrative spezzine. Né ci sono legami tra l’astensione di Luigi De Luca al momento del voto della delibera sull’ok al percorso di aggregazione dell’azienda di Via Picco e un avvicinamento tra Andrea Costa e il centrosinistra spezzino.
Letto l’articolo di questa mattina di CDS (qui) l’ex sindaco di Beverino, oggi consigliere regionale che fa parte della maggioranza di centrodestra, interviene per fare chiarezza.
“Su Acam ognuno ha fatto le sue valutazioni, non c’entra niente con un fantomatico avvicinamento con Raffaella Paita. Sono rimasto sorpreso da questa lettura, la ritengo fuori luogo”, afferma Costa.
“Se avessi dovuto votare – puntualizza – avrei votato contro la delibera. Acam poteva oggi essere un’azienda ricca, poteva essere lei ad aggregare altri: ha avuto la possibilità di operare in monopolio per decenni, ma siccome è stata mal gestita, mal governata si trova a dover scegliere questa soluzione come unica possibilità di salvezza. Ci sono responsabilità politiche che io ho sempre denunciato: quando ero sindaco ho sempre votato contro l’approvazione del bilancio a causa della gestione fallimentare. Acam è stata massacrata e smantellata dal centrosinistra. Personalmente sono contrario ai contenuti del piano industriale presentato, ma è evidente che i Comuni hanno votato in autonomia, come è giusto che sia. Per esempio tra le amministrazioni che fanno capo al centrodestra Ameglia, Riccò e Follo hanno approvato la delibera, Beverino Brugnato e Lerici, al contrario hanno bocciato la proposta di aggregazione. Il tutto a dimostrazione di un approccio laico, che vale anche per De Luca, che si è astenuto facendo le sue valutazioni”.

Subito dopo Costa puntualizza la posizione politica di Area popolare in vista delle prossime amministrative spezzine.
“In 23 anni, dal1994, sono sempre stato nel centrodestra, mi reputo alternativo, anche nei fatti, alla sinistra. Ncd non ha più un gruppo in Regione e il 18 marzo l’assemblea nazionale ne sancirà la fine. Per quanto riguarda le amministrative, ho contribuito a costruire il contenitore civico “La Spezia popolare” con l’ambizione di dare la possibilità a tutti i moderati che hanno entusiasmo e passione di dare un contributo di cambiamento per la città, all’interno di un centrodestra alternativo alla sinistra che ha governato sino a ora. Non ci sarà una lista di Ncd, ma di “La Spezia popolare”. Il mio nome sarà presente, ci metto la faccia, mi metto a disposizione. E se ci saranno veti da parte di qualche alleato, andremo da soli, di certo non col centrosinistra. Mi auguro che si possa invece avere un candidato sindaco condiviso da tutti i partiti della coalizione dalla Lega a Fratelli d’Italia e Forza Italia. Io sono per unire, non per dividere, sono così per formazione politica. Infine vorrei chiarire che la linea nazionale deve essere tenuta separata da quella locale”.

Sempre nel tentativo di far chiarezza Costa e Lorenzo Rossi smentiscono l’uscita di quest’ultimo dalla maggioranza di Follo. Rettifichiamo, prendendo atto che non c’è un documento che sancisce il passaggio all’opposizione, ma non possiamo non sottolineare una serie di eventi che hanno avuto luogo nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale, nella quale Rossi ha “restituito le deleghe al sindaco per motivi personali” e ha annunciato che “valuterà di volta in volta la sua posizione al momento del voto”.

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