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Politica

"Spezia Bene Comune" scende in campo, Lombardi: "Siamo il faro che guarda tutta la città"

La presentazione di "Spezia Bene Comune"

La città è un quadro da dipingere, mentre il faro che rappresenta la lista è lo sguardo lanciato a 360° su tutto il territorio. Sono questi gli elementi chiave della lista di Massimo Lombardi, avvocato, che si presenta alle elezioni amministrativa del prossimo 11 giugno. Assieme a lui emergono tre nomi di spicco della società civile: c’è lo scrittore Andrea Campanella, il poeta Andrea Bonomi e Marco Frione che arriva dal mondo dello sport e del volontariato. Ma a comporre l’intera lista ci sono tutte le realtà cittadine da quella ambientalista a quella cattolica. Massimo Lombardi si definisce un portavoce delle istanze di una città con grande attenzione all’ambiente, all’occupazione e territorio. E’ questo in sintesi il progetto di “La Spezia bene comune” che questa mattina è stato presentato al Piccolo Faro, al Molo.
La scelta dei simbolo della lista, un faro appunto, non è casuale. “Abbiamo immaginato tutti insieme – ha spiegato Lombardi – al faro come ad una metafora. Il nostro sguardo si volge a 360° su tutto il territorio e siamo pronti a fare delle scelte, che però non passeranno come ‘cadute dall’alto’ ma saranno redatte grazie solo alla partecipazione di tutti. La Spezia e la spezzinità sono elementi nei quali crediamo fortemente”.
La Spezia bene comune ricalca il percorso già intrapreso da De Magristris a Napoli. Il radicamento sul territorio è un forte elemento di spinta del quale fa parte anche la tradizione: “E il dialetto ne fa parte, è per questo che la nostra campagna elettorale sarà in dialetto. Noi crediamo fortemente anche nella sobrietà e la comunicazione e in questo periodo lavoreremo proprio così, più umano e fatto in modo che tutti possano avvicinarsi a noi”.
Per Lombardi, La Spezia è una grande tela da dipingere: “E noi abbiamo i pennelli e tutti i colori. Ripercorrendo questa idea del faro che guarda a tutta la città pensiamo ai progetti concreti che vorremmo realizzare. L’occupazione è chiaramente al primo posto e anche la salute dei lavoratori. Il mare e il porto sono altri due elementi cardine. E’ chiaro siamo in un golfo ed è un diritto dei cittadini potervi accedere, per questo motivo abbiamo tra di noi anche i Murati vivi coi quali senza polemica vogliamo compiere passi concreti, e se pensiamo al porto pensiamo alle fasce di rispetto e alla convivenza del bionomio residenti-lavoro. Pensiamo anche al recupero e alle bonifiche dell’area Enel per la quale abbiamo in mente delle proposte concrete dentro al programma elettorale”.
La partita da giocare per “Spezia Bene Comune” è anche quella del turismo: “Il turista deve essere invogliato a rimanere e non lasciare solo la valigia nella struttura che lo ospita. E anche questa è un’istanza nata ad esempio da due giovani imprenditrici nella nostra lista”.

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