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Politica

"Percorso per ipovedenti in Piazza Verdi è inadeguato"

Accusa dei consiglieri del M5S, che lo hanno testato con l'aiuto di un non vedente. "Quasi impercettibili, e terminano troppo distanti dalle barriere naturali".

Percorso per non vedenti

Si sono presi la briga di testare il percorso per non vedenti su Piazza Verdi, e insoddisfatti dei risultati ne hanno fatto un’interrogazione presentata in consiglio comunale. Iniziativa dei consiglieri M5S che accusano: “La pavimentazione che dovrebbe funzionare da guida è scarsamente percettibile anche indossando scarpe con suola leggera”.
Sul lato mare di Piazza Verdi è stata posata la pavimentazione e come da progetto è stato inserito il percorso tattile Loges per non vedenti e ipovedenti. Il percorso è realizzato con l’inserimento nella pavimentazione di speciali piastrelle, ognuna associata aun messaggio per chi vi cammina sopra: direzione rettilinea, arresto o pericolo, attenzione, pericolo valicabile. Codici che dovrebbero avvertirsi facilmente sotto i piedi e con il bastone bianco.

“Tale tipo di piastrelle sono realizzate in modo tale che anche calzando scarpe con la suola molto spessa e rigida, è ugualmente possibile percepire la direzione dei canaletti, dato che si sentono non tanto con il senso tattile plantare, quanto con il senso cinestesico, apprezzando cioè la sensazione di dislivello laterale che viene trasmessa dalla caviglia per il fatto che un lato del piede si trova su una barra e l’altra parte invece poggia dentro il canaletto”, scrivono Ivan Mirenda, Christian Bertagna, Erica Iannello e Carlo Colombini.
Sui marciapiedi di città, dove esistono le guide naturali come muri, pareti o siepi, non sono indispensabili delle piste continue ma dei “segnali tattili” per segnalare le fermate dei mezzi di trasporto, gli attraversamenti, i semafori e gli ingressi di locali particolarmente importanti: ufficio postale, ambulatorio, commissariato o uffici comunali.

“Se la pista tattile termina senza alcun segnale, con i canaletti che sfociano sulla normale pavimentazione, significa che da lì in poi il non vedente deve proseguire con i suoi mezzi, seguendo una guida naturale, fino a quando non trova di nuovo un segnale tattile – illustrano i consiglieri – Se il segnale rettilineo termina con un quadrato di cm 60×80 di codice di attenzione/servizio (righettato fitto), ciò significa che in quel punto è terminato l’intervento di eliminazione delle barriere percettive e da lì in poi il cieco deve “arrangiarsi” da solo”.
L’ubicazione dei vari servizi deve essere indicata su una mappa tattile che riproduce il percorso seguito dalla pista, con indicazioni in braille e in caratteri normali a rilievo e leggibili anche da ipovedenti posizionata nelle zone di accesso della piazza. I colori utilizzati per la realizzazione dei loges dovrebbero essere scelti per offrire un contrasto di luminanza fra chiaro e scuro chiaramente percepibile dagli ipovedenti, fra la pista tattile e l’intorno.

Il test è avvenuto il 20 ottobre scorso, con un non vedente che si è avventurato sul percorso con bastone ed indossando scarpe con suola in cuoio in modo da avere la maggior sensibilità possibile. Ma secondo i consiglieri d’opposizione ha dato esito negativo.
“I percorsi terminano troppo distanti dalle barriere naturali rendendo impossibile la percezione delle stesse ai non vedenti – dichiarano – Una volta raggiunte le barriere naturali il percorso presenta ostacoli di varia natura dovuti alla presenza di esercizi commerciali.
All’inizio o fine del percorso, in prossimità degli attraversamenti pedonali non sono state collocate le apposite piastrelle di arresto e di pericolo valicabile bensì delle piastrelle quadrate che nulla hanno a che “vedere” con i percorsi tattili. Gli intervalli tra una segnalazione e la successiva sono troppo ampi e non segnalati da apposito segnale”.
La richiesta è di istituire urgentemente un gruppo di lavoro con rappresentanti del Comune, Direzione Lavori, Impresa appaltatrice dell’opera, Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti, che porti alla soluzione dei problemi riscontrati nella parte a mare e una modifica del progetto inerente la posa dei loges per quel che concerne la parte ancora da realizzare.

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