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Politica

"Peracchini e Guerri scherzavano su Acam in campagna elettorale…"

Federica Pecunia mette il dito nella piaga: "Pd unico a mantenere serietà e correttezza".

Federica Pecunia

“Tutti ci hanno giocato durante la campagna elettorale tranne il PD, hanno giocato a chi la spara a più grossa su un tema così importante come Acam. Peracchini che doveva azzerare le partecipate a partire dai loro dirigenti e bloccare l’aggregazione, Guerri che prometteva che non avrebbe consentito l’accordo con Iren per mantenere fede al patto con i movimenti dell’Acqua Bene Comune. E mentre scherzavano su azienda e destino di lavoratori, non mancavano mai occasione per insultare il lavoro fatto in questi anni e che oggi consentirà ad Acam davvero di avere gambe per il futuro”. Sono nodi venuti al pettine quelli che Federica Pecunia, segretario provincia del Partito democratico, vede sulla testa della maggioranza a Palazzo Civico. Sono ore di tensione interna allo schieramento che ha appoggiato Peracchini al ballottaggio, con l’accordo Acam-Iren al centro.
“In tutto questo scenario gli unici che hanno mantenuto un profilo di correttezza e responsabilità siamo stati noi. Sì perché anche oggi, mentre continuano a giocare sul destino dell’aggregazione ormai a un passo, e si fanno i dispetti reciproci noi siamo consapevoli che l’accordo con Iren sia il passo decisivo per mettere definitivamente in salvaguardia l’azienda e il suo futuro. Noi rivendichiamo con orgoglio di avere in questi anni superato le difficoltà del passato e con determinazione aver cercato la strada che consentisse all’azienda di continuare ad operare e soprattutto a mantenere i posti di lavoro. Peracchini da sindacalista ai tempi del salvataggio di Acam, fu tra coloro che all’epoca siglarono l’accordo sindacale e sapeva bene che l’unica strada giusta da seguire era quella di proseguire con il percorso dell’aggressione. Ma in campagna elettorale tutto eèconsentito. Peccato che come sempre ormai nell’indecisione più completa arrivi all’ultimo minuto, al fotofinish, correndo così il rischio di qualche intoppo burocratico a definire questioni così importanti, d’altra parte ha fatto la stessa cosa con il Puc. Una conferenza dei capigruppo convocata con urgenza, forse perché dopo aver fissato la data del consiglio comunale già tre giorni fa, si sono accorti che qualcuno il 28 parte per le ferie. Noi ci saremo, non si scherza sui lavoratori. Il tempo dei giochi e finito”.

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