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Turismo e polemiche

"Pecunia chiede dimissioni Berrino quando è ancora segretario di un partito che ha perso tutto"

L'assessore al turismo Paolo Asti ricorda la lunga lista dei comuni persi: "Ci vuole la fantasia del segretario di un partito di Paperopoli".

Paolo Asti e Leonardo Paoletti

“Chi sa fa e chi non sa insegna”. Credo che non ci sia miglior detto per rappresentare da una parte il lavoro compiuto in questi anni dalla Regione Liguria, con il suo presidente Giovanni Toti e dall’ assessore Berrino, e dall’altro quanto espresso da Federica Pecunia &C”. Questa volta è Paolo Asti, assessore al turismo del Comue della Spezia, a puntare il dito contro il Pd e la sua guida prvinciale: “Una critica strumentale e fine a se stessa, quella dei rappresentanti del Pd da parte di chi, per tutto il periodo in cui ha governato la Regione Liguria e i maggiori comuni della Spezia, non ha saputo rendersi conto di stare seduto su una miniera d’oro, veicolo importante per la crescita economica del territorio, lasciando il turismo alla mera improvvisazione”.

Continua Asti: “Del resto nulla è sorto in termini di qualità né di crescita dei servizi locali legati alla logistica, per tutto il periodo in cui Burlando è stato Ministro dei Trasporti, periodo in cui solo Genova ha avuto denaro e infrastrutture utili alla crescita delle presenze turistiche nel capoluogo di regione. Ma che il segretario provinciale del Partito Democratico, si permetta di dire che la notizia è che Berrino è ancora assessore regionale, quando è ancora segretario di un partito in cui è stata capace di perdere nell’ordine il governo di Portovenere, Ameglia, Lerici, La Spezia, Sarzana, e di subire a livello territoriale le più grandi perdite in numero di iscritti e militanti a sinistra che la storia politica ricordi, è veramente paradossale e degna della fantasia del segretario di un partito di Paperopoli”.

“Questa mattina ero al convegno sul turismo organizzato a Riomaggiore e insieme agli amministratori presenti abbiamo guardato, senza ragione di differenziazione per appartenenza politica, al turismo, alla sua crescita, alla gestione dei flussi anche con la consapevolezza che il Comune della Spezia è, tra tutti comuni, quello ad avere maggior area del Parco delle 5 Terre. Pecunia se ne faccia una ragione, l’opposizione fine a se stessa, la strumentalizzazione, la richiesta di dimissioni, l’abbandono delle aule consiliari e delle commissioni, sono un teatrino a cui i cittadini non credono più” – ha concluso Asti.

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