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La missiva

"Nessun documento condiviso su Enel e una variante al Puc decisa senza discussione"

Massimo Caratozzolo scrive ai presidenti di commissioni Fria e Tarabugi: "Si era detto di presentare un testo che impegnasse la Regione ma al 12 agosto nemmeno l'ombra..."

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Il consigliere comunale Massimo Caratozzolo ha scritto una lettera ai presidenti delle Commissioni Maria Grazia Fria e Marco Tarabugi. Alla luce delle sedute congiunte del 31 luglio i commissari avevano deciso infatti di elaborare/adottare un testo da inviare al presidente Toti in merito alla vicenda Enel. E nella circostanza, la commissione si sciolse quando la maggioranza pareva d’accordo di utilizzare il testo della consigliera Patrizia Saccone, modificandolo leggermente. L’impegno assunto fu quello di far avere in breve tempo il testo di tali modifiche affinché i consiglieri si potessero esprimere. “Ad oggi nessun testo è arrivato allo scrivente, in compenso ho appreso dai giornali della delibera di variante al PUC riguardante tale area”. Si legge nella missiva del consigliere d’opposizione: “In quel documento chiesi che venisse inserita una riga della sua mail già inviata ai Vostri uffici in data 20 Luglio e da Voi prodotta nella commissione del 31. In tale riga era specificato che nel documento da inviare si chiedesse alla regione di esercitare il suo potere di veto alla Intesa ai sensi delle sue competenze di legislazione concorrente in materia di energia. Ricordo bene, come tutti i giornalisti presenti in commissione potranno confermare, che proprio tale riga suscitò la perplessità del commissario Frascatore che chiese di verificare, prima di inserirla, se il diritto di veto della regione esistesse veramente o fosse una mera invenzione amministrativa del sottoscritto”. 

Baldino vuole sapere che fine ha fatto quel testo condiviso: “Al 12 agosto lo scrivente non ha ricevuto alcun testo nè modificato, nè verificato. In compenso ha dovuto apprendere dai giornali la notizia di una variante al PUC riguardante l’area Enel che per logica avrebbe dovuto prima essere discussa o perlomeno annunciata in commissione, vista l’importanza del tema e la rilevanza che lo stesso ha avuto nel percorso consigliare di questi ultimi mesi. Reputo ciò l’ennesima grave scorrettezza nei modi e nella sostanza nei confronti non solo dello scrivente ma di tutto il consiglio comunale. La verità è che da anni (in questo anche chi vi ha preceduto non era meglio… piazza Verdi docet) in questa città i consiglieri comunali non vengano considerati una risorsa, e parte integrante del processo politico cittadino ma unicamente un fastidio verso il quale è sempre meglio applicare il concetto del fatto compiuto. Nulla di personale contro i presidenti Fria e Tarabugi che ovviamente stimo e che so quanto cerchino quotidianamente di attutire le problematiche sopra esposte.”

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