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Politica

"Il Golfo e la cultura del mare" va verso la liquidazione

Licenziata in commissione la delibera che pone fine alla partecipata che organizzò le ultime due Feste della Marineria, con alterne fortune. Sul debito confronto aperto con l'Autorità di sistema portuale.

Seduta di commissione

La prima vera commissione consiliare dell’era Peracchini, dopo le formalità delle nomine delle diverse presidenze, si è riunita nel pomeriggio per il licenziamento di tre diverse pratiche in materia economica. Licenziata in pochi minuti la delibera sul bilancio consolidato del 2016 con voto favorevole di tutta la maggioranza e astensione dei consiglieri commissari d’opposizione, eccezion fatta per Lorenzo Forcieri, assente alla seduta.
Ancor meno dura la delibera sull’attuazione del programma precedente che passa senza grossi problemi. Più “combattuta”, ma si fa per dire visto che siamo all’inizio di una legislatura, la terza e ultima delibera del pomeriggio.

E’ la vicesindaco Gagliardi a presentare l’ultimo tema che riguarda la verifica sulle società partecipate e sulla loro razionalizzazione sulla base delle normative espresse nel decreto Madia: “L’amministrazione si riserverà eventualmente di modificare gli indirizzi assunti nelle singole delibere”. Per quanto riguarda l’associazione “Il Golfo e la Cultura del mare”, il soggetto che gestì l’ultima Festa della Marineria presentando un disavanzo assai consistente (e non ancora completamente evaso) la numero due di Palazzo Civico chiarisce su sollecitazione del consigliere Melley: “Pensiamo alla liquidazione della società ma per quanto riguarda il debito, al di là di alcuni incontri avuti con l’Autorità di sistema portuale, non ho nulla da aggiungere”.

I piani futuri sulla complessa operazione di aggregazione di Acam con Iren sono l’ultimo argomento che lo stesso Melley pone al vaglio della quinta commissione prima dello scioglimento. In particolare sul caso della discarica di Saturnia, per la quale giorni fa il sindaco ha assicurato ai cittadini di Pagliari che non è prevista alcuna riapertura, il dubbio di Melley è se queste novità non possano in qualche modo condizionare il processo di fusione avviato. È sempre Gagliardi a replicare: “Bisognerebbe fare questa domanda ad Iren visto che non è una nostra decisione quella di non prevedere una riapertura del sito di Saturnia. E’ una scelta della Regione Liguria sulla base di motivi precisi”.

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