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Politica

"Assenteismo" e Piazza Cavour, i crucci della raccolta dei rifiuti

Nel corso dell'audizione di venerdì l'amministratore unico di Acam Ambiente ha lamentato il comportamento di una ristretta cerchia di dipendenti. Tartarini: "In Piazza del Mercato c'è una situazione che deve migliorare in fretta".

Una seduta di commissione consiliare

Personale, parco mezzi, organizzazione del servizio, controlli e informazione all’utenza. Sono molteplici i temi sui quali ieri pomeriggio si è concentrato il fuoco incrociato dei membri delle commissioni comunali Ambiente e Lavoro nel corso dell’audizione dei vertici di Acam Ambiente e dell’assessore Jacopo Tartarini.

Ariodante, Bucchioni, Ferraioli, Guerri, Frijia e De Luca hanno espresso la loro opinione sul servizio di raccolta dei rifiuti che viene svolto in città, esprimendo nella maggiora parte dei casi forti critiche sull’efficienza e la qualità dell’attività della multiutility spezzina. Guerri è addirittura tornato a chiedere le dimissioni dell’amministratore delegato del gruppo, Gaudenzio Garavini, e del sindaco Massimo Federici, per la situazione del porta a porta, ritenuto “un metodo pessimo, che innalza il rischio igienico e sanitario”.

La replica di Acam Ambiente è stata affidata a Salvatore Cappello, amministratore unico della società.
“Siamo in un momento straordinario della gestione del servizio perché stiamo facendo un balzo industriale e strategico non indifferente. Si sta concludendo il project che consentirà di chiudere il ciclo del trattamento con la costituzione di una nuova società che investirà sugli impianti di Saliceti e Boscalino, consentendoci, unici in Liguria, la possibilità di chiudere il ciclo dello smaltimento. A maggio 2014 la percentuale della differenziata era al 30, ora al 48 in provincia e al 44 in città. Entro l’autunno – ha ribadito Cappello – spariranno i cassonetti in tutta la provincia e avremo un porta a porta universale, con due anni di anticipo su piano industriale e quattro sulle prescrizioni della Regione. Il modello funziona e ha dato risultati eccellenti nei comuni completamente serviti in questo modo: Sarzana nell’ultimo mese ha raggiunto il 65 per cento di raccolta differenziata”.

Cappello ha poi stoppato la polemica sui mezzi, spiegando come in due anni l’età media del parco a disposizione sia scesa da 8 a 4 anni. “Nel 2016 ne abbiamo acquisiti 26 nuovi e entro la fine dell’anno ne arriveranno altri 20. Le giornate problematiche si contano sulle dita di una mano. Sfido a trovare problemi seri nell’ordinario. Non si deve guardare ai giorni in cui c’è stato lo sciopero”.

Altro tema caldo è quello del personale. L’età media in Acam Ambiente veleggia verso i 50 anni, a causa del blocco delle assunzioni causato dagli enormi problemi finanziari.
“Ma non siamo sotto organico per lo svolgimento del servizio – ha detto il manager -. Abbiamo scelto obbligatoriamente la strada di una maggiore esternalizzazione, anche perché la mobilità infragruppo è stata minore del previsto”.
Cappello ha quindi analizzato il dato dell’assenteismo. La tabella Fise nazionale, che raccoglie le aziende che si occupano di raccolta e gestione dei rifiuti, evidenzia un totale di ore effettivamente lavorate su quelle teoriche pari all’83 per cento, mentre nell’azienda spezzina ci si ferma al 77,9, a causa di un valore doppio di utilizzo di permessi giornalieri e malattia.
“Un dato che è causato da un ridotto numero di dipendenti, che possiamo quantificare in un 10 per cento. Due terzi dei dipendenti sulla raccolta hanno un tasso di assenteismo bassissimo: saremmo a livelli svizzeri. Ma c’è un 30 per cento che usufruisce invece di molti permessi e malattie. Tolti i casi di chi ha problemi seri ai quali far fronte resta una parte dei 210 dipendenti che si comporta in maniera meno corretta. Il giorno dello sciopero, ad esempio, c’erano 37 persone in malattia. E siamo a giugno, non proprio periodo di epidemie influenzali”.

Nonostante i commissari di opposizione riferissero in coro di avere gli smartphone pieni di fotografie di cumuli di rifiuti in giro per la città, Cappello ha rivendicato un’efficienza del 95 per cento di raccolta nei tempi previsti. “Il restante 5 per cento viene raccolto al pomeriggio. La percentuale di ritiri il giorno seguente è estremamente bassa”, ha concluso l’amministratore unico di Acam Ambiente.

“I disagi delle scorse settimane non c’entrano con l’avvio del porta a porta all’Umbertino – ha aggiunto l’assessore Tartarini – ma con gli scioperi ravvicinati. E a questo si sono aggiunti abbandoni incontrollati. Per questo abbiamo pensato di spostare alcune raccolte nel periodo notturno, a Mazzetta, al Canaletto e dintorni Umbertino. E più servizio la domenica, con una pulizia straordinaria delle piazzole nei quartieri in cui sono ancora presenti i cassonetti che presto saranno rimossi, anche per limitare al massimo il fenomeno del turismo dei rifiuti”.
Mentre sulla raccolta notturna c’è stato chi ha torto il naso, come il consigliere De Luca che teme rumori molesti per la cittadinanza, Tartarini ha manifestato una certa preoccupazione per la situazione che si registra ogni giorno in Piazza Cavour: “Dobbiamo trovare un accordo con gli operatori per differenziare, banalmente, l’organico, il polistirolo e il legno delle cassette, per esempio. Al contempo, le criticità che c’erano negli immediati paraggi, con cassonetti strapieni sono state eliminate togliendo i bidoni nell’ambito dell’ampliamento della raccolta di prossimità in centro storico. In ogni caso sappiamo che tutto è migliorabile, e per questo chiedo che le situazioni critiche vengano segnalate, che ci sia collaborazione, senza polemica. Siamo disponibili a studiare miglioramenti”.

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