LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Economia

Variante Aurelia, almeno un anno per ripartire

Il nuovo bando sarà diviso in tre lotti funzionali, l'ultimo quello delicato di Carozzo. Obiettivo maggio 2019. I sindacati: "Pagano sempre i lavoratori".

Import 2019

Si spegne lentamente il cantiere della Variante Aurelia. Gli ultimi rintocchi sono scanditi dalle lettere di licenziamento per gli 87 lavoratori della Toto Costruzioni, che proprio in questi giorni stanno iniziando a raggiungere i destinatari. Operai e impiegati per cui si apre la strada dolorosa della cassa integrazione. Forse alcuni di loro saranno impiegati nella messa in sicurezza del sito che si snoda dal Felettino fino a Melara, forse toccherà direttamente alle maestranze di Anas. Alcuni di quelli che venivano da fuori città – i tre quarti della squadra impiegata sulla tangenziale – probabilmente non tornerà più alla Spezia. Neanche quando sarà emesso il nuovo bando per far ripartire i lavori, cosa che dovrebbe avvenire nel maggio 2019.

Un bando completamente diverso da quello a cui Toto ha appena rinunciato. “L’opera sarà suddivisa in tre diversi lotti funzionali secondo le ultime indicazioni che abbiamo avuto – annuncia Gianni Carassale (Fillea Cgil) – Il primo riguarderebbe il tratto tra il Felettino e Buonviaggio, il secondo andrebbe dalla bretella autostradale fino agli Stagnoni”. L’ultimo è quello di Carozzo, il versante interessato dalla frana su cui Anas e Toto Costruzioni hanno rotto il rapporto. Si andrà quindi a una nuova chiamata dei lavoratori. Con quale modalità? “Per quanto si tenti di legare i lavoratori all’opera, il problema é che quegli 87 servivano per l’opera intera – ragiona Carassale – Ma la divisione in tre lotti significa che non tutti saranno reimpiegati immediatamente quando ripartiranno i lavori”. Una convocazione scaglionata che estenderebbe i tempi della cassa per molti di loro, sempre che le risorse bastino a coprire tutta la finestra di tempo a casa.

Poche le certezze insomma. “E’ difficile anche solo contattarli in questa fase, nonostante la tecnologia”, spiega Davide Grazia della Filca Cisl che ha provato a organizzare un incontro a distanza. E’ anche lui tra i sindacalisti invitati dalla Commissione lavori pubblici presieduta da Maria Grazia Frijia, alla prima convocazione dopo l’estate. Il primo tema della nuova stagione è dunque quello dell’opera più importante per dimensioni tra quelle “attive” in città.
Il quadro non è roseo. “Con l’azienda non c’è accordo neanche sui licenziamenti collettivi”, aggiunge Riccardo Badi di Feneal Uil. La prossima settimana un incontro in prefettura servirà a stilare una lista da cui saranno pescate le maestranze quando i lavori riprenderanno. Una graduatoria che terrà in considerazione la situazione famigliare per esempio. Se alcuni dovessero rinunciare, l’idea è di andare a reintegrare scegliendo dagli elenchi della Cassa edile spezzina.”Per ora sono gli operai i primi che ci hanno rimesso anche questa volta”.

Più informazioni