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Uil: "Due anni fa l’intesa per la Scuola allievi operai, ma nulla è stato fatto"

Arsenale militare

Visto l’ingente portafoglio ordini di Fincantieri, in occasione del varo della Frem, avvenuta sabato scorso a Riva Trigoso, le RSU dello stabilimento hanno chiesto a gran voce di cominciare a incrementare i livelli occupazionali.
Per un sindacato è quasi scontato avanzare tali richieste. Tuttavia, in questo caso, tanto scontato non è, perché l’Amministratore Delegato, Giuseppe Bono, ha fatto un’apertura importante, ma ha anche sostenuto che in Liguria c’è carenza di profili professionali adeguati e necessari alla grande azienda.

“O l’AD ha detto una fesseria ma, conoscendone esperienza e capacità di analisi, escludo questa ipotesi, oppure ha ragione – dichiara Mario Ghini, segretario generale Uil Genova e Liguria – Sono quindi portato a sostenere che Bono abbia ragione. Infatti come OO.SS., in passato, abbiamo sostenuto la necessità di creare un bacino di professionalità finalizzato alle esigenze della grande industria, che potesse essere uno strumento di supporto anche per l’indotto. Questa tesi avrebbe dovuto coinvolgere le Istituzioni locali e regionali per quanto riguarda la formazione”.

Per cercare di dare risposte occupazionali, non solo all’Arsenale della Spezia, a dicembre 2014 il sindacato aveva accolto con soddisfazione il protocollo firmato tra Regione Liguria e Marina Militare sulla possibilità di utilizzare la Scuola Allievi Operai dell’Arsenale anche per il tessuto industriale ligure che ha bisogno di professionalità specifiche.

“A più di due anni di distanza dalla firma di quel protocollo nulla si è fatto – spiega Ghini – Forse perché la Giunta Regionale ha cambiato colore? Forse sviluppare formazione e professionalità alla Marina Militare non serve più? O magari semplicemente perché, come spesso accade in questo paese, si fanno annunci e poi non si realizzano i progetti utilizzando il pretesto, sempre attuale e pronto all’uso, della mancanza di risorse?”.

Premesso che, secondo la Uil ligure, le risorse per la Formazione esistono, a mancare, purtroppo, è la volontà di agire da parte delle istituzioni. A farne le spese è, come sempre, il territorio.

“Mi spiace, ma non riesco ad interpretare diversamente il tema Formazione, a maggior ragione dopo aver letto l’intervista dell’Ammiraglio Giorgio Lazio, in cui vengono date rassicurazioni in merito alla realizzazione del piano Brin e si annunciano importanti investimenti per l’Arsenale, ma non si dice nulla sotto il profilo occupazionale – conclude Ghini – Per quanto mi riguarda, l’Ammiraglio ha voluto giustificare l’immobilismo della Marina Militare, che in Liguria ha dato tanto al territorio, ma che, contestualmente, ha anche preso tantissimo”.

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