LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Mercoledì

Spezia verso lo sciopero del pubblico impiego: "Né eroi né garantiti"

Sindacati e lavoratori in presidio sotto la prefettura e l'ospedale.

Infermiera all'interno degli uffici di Asl 5

Mercoledì 9 dicembre scatta lo sciopero dei servizi pubblici indetto unitariamente da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa. Alla Spezia saranno organizzati due presidi: uno dalle ore 9:00 alle 10:00 davanti all’Ospedale S. Andrea ed uno dalle 10:00 alle 12:00 sotto la Prefettura. In occasione del presidio una delegazione sindacale sarà ricevuta dal Prefetto alle 10.30. Le motivazioni alla base dello sciopero sono la richiesta di sicurezza, le assunzioni, i contratti. “Né eroi né garantiti, ma Lavoratrici e Lavoratori del Settore Pubblico”, recita il documento nazionale unitario di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa. “Siamo stati in prima linea nella sanità, nell’assistenza sociale, nei servizi educativi, nei servizi di prossimità al cittadino. Abbiamo rischiato la vita per salvare vite, abbiamo lavorato anche durante i lockdown per garantire servizi. La pandemia ci ha fatto vedere quanto è importante avere sufficiente personale e investimenti nel settore pubblico: salute, istruzione, assistenza sociale, sicurezza, servizi di comunità”, si legge ancora. Lo slogan della mobilitazione? “Rinnoviamo la PA”.

I sindacati rilevano che, a livello nazionale, “190 mila precari chiedono la stabilizzazione, 500mila sono i posti di lavoro che possono affiancare i lavoratori pubblici portando nuove competenze per migliorare i servizi per tutti. Chiediamo un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni. Ci ammaliamo di Covid con più frequenza perché siamo più esposti ma spesso meno protetti. Chiediamo aggiornamento dei protocolli sicurezza, maggiore prevenzione e di innalzare il livello dei dispositivi di protezione individuale. Questa è l’ultima legge di bilancio del triennio contrattuale 19/21 e quindi, se non ci saranno cambiamenti o accordi che intervengono, i dipendenti pubblici dovranno rinunciare alla riforma del loro sistema professionale, rischiano di perdere dalla retribuzione l’elemento perequativo e qualsiasi possibilità di valorizzazione economica e professionale, nessun investimento nelle competenze. Chiediamo contratti innovativi e dignitosi per tutti dipendenti pubblici: degli enti locali, della sanità, delle amministrazioni centrali, del comparto del soccorso, sicurezza e difesa”.

“Vogliamo investimenti nella qualità e nell’innovazione delle Pubbliche Amministrazioni per potenziare e garantire migliori servizi ai cittadini. Prendiamoci cura di chi, con il proprio lavoro, è al servizio dei cittadini. Non ricordiamoci dei lavoratori pubblici solo nelle emergenze, ma riconosciamo il loro lavoro Sempre. Scioperiamo il 9 dicembre nei servizi pubblici, non per noi ma per i diritti di tutti. Chiediamo che il Governo ci ascolti”, chiudono le sigle sindacali.

Più informazioni