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Nuovo contenzioso per due concessionari, ma i lavori al Pagliari vanno avanti

Di Sarcina, segretario dell'Adsp: "L'ultima sentenza definiva legittimo lo sgombero, non ci sono motivi per non rispettarla. E se non saranno saldati i canoni arretrati non potremo ricollocare i due ricorrenti".

Il cantiere della Marina di Pagliari

“Andiamo avanti come da programma con il completamento dei lavori della Marina di Pagliari. Non c’è alcun motivo per fare diversamente, nessuna sentenza o reale motivo di preoccupazione. Il nostro ufficio legale ritiene infondata l’impugnazione di un passaggio che compare nelle premesse e non nel dispositivo dell’ultima sentenza e non comprendiamo la decisione del giudice del Consiglio di Stato di associare la risposta a questo ennesimo ricorso con la sentenza prevista a ottobre su temi differenti e in parte già superati dai fatti”. Il segretario dell’Autorità di sistema portuale, Francesco Di Sarcina, manifesta tranquillità a due giorni dalla decisione dei magistrati romani di esprimersi soltanto in autunno sulla necessità di trovare un accordo per la ricollocazione con Asd Pesca Sport La Palma, di Mario Iacopini, e della Società Scafi di Mauro Cerretti, di Maura Cerretti, gli ultimi due concessionari “ribelli” della Marina del Canaletto.

Il legale dei ricorrenti, Daniele Granara, sottolineava già a poche ore dalla sentenza come nell’illustrazione delle motivazioni fosse presente l’indicazione di una “imprescindibile necessità, per le parti, di addivenire, attraverso forme congrue all’interesse pubblico, ad una soluzione preferibilmente negoziale di quanto residua per la cura effettiva dell’interesse pubblico”.
Un argomento che per l’Adsp non regge. “Il Consiglio di Stato ha considerato legittimo lo sgombero e di fatto i due concessionari sono abusivi. Abbiamo già avviato i passaggi amministrativi, compresa la sanzione da parte della Capitaneria di porto e stiamo attendendo che vengano saldati i canoni di concessione non pagati, peraltro triplicati proprio per la condizione di abusivismo. Solo quando la loro posizione sarà regolarizzata – afferma Di Sarcina – potremmo parlare di ricollocazione, perché la legge impedisce di affidare una concessione a chi non è in regola con il pagamento dei canoni”.

Il termine dei lavori del Molo di Pagliari è ancora lontano, anche a causa dei danni subiti per la rottura degli ormeggi da parte della nave Mario Ctm, attraccata alla banchina dei Cantieri San Marco: tre pontili collocati dalla ditta Trevi sono stati danneggiati in maniera talmente grave da imporne la ricostruzione ex novo. Nonostante la nuova vertenza legale, l’Adsp fa sapere che non ci sarà nessuno stop al cantiere e nessuna variazione delle suddivisioni degli spazi sin qui prevista e che una volta finita l’opera sarà il momento dei trasferimenti veri e propri per i concessionari delle Marine di Fossamastra e del Canaletto. Nel frattempo la decisione del Consiglio di Stato dovrebbe essere già stata resa nota.

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