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Toelette per cani verso il sì

Niente parrucchieri a domicilio. Attività motoria ok e senza fasce orarie

La Liguria verso la nuova ordinanza. Il presidente Toti: "Ci muoviamo in anticipo rispetto al governo per aiutare economia e cittadini".

Lerici, Piazza Garibaldi

Altre anticipazioni dell’ordinanza regionale che sarà diramata domani e che avrà effetto dalla giornata di lunedì 27 aprile. A fornirle, nel corso della diretta Facebook di fine giornata, il presidente Giovanni Toti, che ha confermato la parte di antipasto servita ieri, aggiungendo tuttavia qualche nuovo elemento.

“Da lunedì prossimo – ha detto, partendo dalle cose già annunciate 24 ore fa – ristoranti, pizzerie, pasticcerie e tutti gli artigiani del cibo, in ogni sua forma e genere, potranno fare, oltre alle consegne a domicilio, anche l’asporto o take away che dir si voglia. Sarà tuttavia vietato mangiare nei locali: non è una riapertura, diamo l’ok all’asporto. Apriamo anche all’attività motoria all’aria aperta, senza fasce orarie. Una bozza prevedeva alcune fasce per la corsa e la bicicletta, ma penso che sia giusto che tutti vadano nelle ore in cui possono”. Il pres ha detto che per l’attività motoria “si potrà andare un po’ lontano da casa”, punto questo che evidentemente sarà chiarito dal provvedimento di domani. Per le passeggiate l’ipotesi è il rispetto dei confini comunali. Ok quindi a corsa e bici, ma anche alle uscite per pescare (senza assembramenti ovviamente) e a cavallo. Sarà possibile, anche questo anticipato ieri, sgranchirsi le gambe in compagnia, ma solo assieme alle persone con cui si vive.

“Stiamo riflettendo anche sulla possibilità di far ripartire le toelette per cani, ci sono tante sollecitazioni e francamente pensiamo che possa non esserci niente di male”, ha detto Toti, che ha contestualmente sottolineato il tramonto della possibilità di far lavorare a domicilio dei clienti estetisti, parrucchieri e altri settori dei servizi alla persona. “Era emersa l’esigenza di farli tornare a operare, come emerso anche nel corso di incontri con associazioni e Camera di commercio – ha affermato il presidente -, per scongiurare altresì il propagarsi del lavoro nero. Non essendo facoltà della Regione riaprire i negozi – è una prerogativa del governo nazionale -, abbiamo ragionato sull’ipotesi di equiparare i servizi di parrucchieri, estetisti ecc. a chi consegna merce a domicilio. Ma questa eventualità scontenta molti professionisti del settore, quindi non lo faremo. Agli amici parrucchieri ed estetisti dico: non posso aprire io i negozi, lo farà il governo. E temo che lo farà molto in là, di sicuro non dal 4 maggio e probabilmente nemmeno dalla metà del mese, perché parliamo di attività considerate rischiose in termini di contagio”.

Per il resto, il presidente ha delineato la ratio dell’ordinanza – “riteniamo di poter dare una mano, con un filo di anticipo rispetto al governo, a una serie di categorie economiche in sofferenza e in generale ali cittadini” – e ha rimarcato l’imminente necessità di “abituarsi a fare le cose con prudenza e attenzione, frequentando i luoghi senza mettere a rischio la salute nostra e degli altri. Cominciamo a riconquistare un po’ delle libertà che ci eravamo tolti, ma dobbiamo usarle con responsabilità”.

(foto di repertorio)

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