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"incrociare domanda e offerta"

Nautica, turismo e porto: pronte 10mila ore di formazione

Il Comune ha presentato alla Regione il Piano territoriale di formazione per lo sviluppo economico del territorio. Si prevede l'avvio dei corsi entro la fin dell'anno.

Genziana Giacomelli, Pierluigi Peracchini e Ilaria Cavo

Questa mattina il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e l’assessore allo Sviluppo economico, Formazione professionale, Università e ricerca e Politiche comunitarie, Genziana Giacomelli, hanno illustrato all’assessore regionale alle Politiche giovanili, Scuola, Università e Formazione, Ilaria Cavo, il Piano territoriale di formazione per lo sviluppo economico del territorio (clicca qui).
Il Piano, la cui stesura è giunta al termine del suo percorso, è stato presentato all’assessore Cavo al fine di individuare le modalità e le tempistiche per l’assegnazione delle risorse del Fondo sociale europeo e potere vedere, così, la sua attuazione entro la fine dell’anno.

Già nel mese di dicembre gli assessori Giacomelli e Cavo hanno avuto modo di confrontarsi in merito alla progettazione e sviluppo del Piano. Nei mesi successivi sono proseguiti gli incontri a Palazzo Civico con associazioni di categoria, sindacati e aziende al fine di definire un Piano puntuale che oggi viene presentato alla Regione Liguria per una sua condivisione, che possa portare all’attivazione di finanziamenti sul nostro territorio.

“Fin dall’inizio del mio mandato, abbiamo sentito l’esigenza di avere un’immagine unica del nostro territorio dal punto di vista lavorativo e formativo affinché si avviassero progetti mirati utili a dare risposte concrete alla cittadinanza – ha dichiarato il sindaco Peracchini –. Il Piano territoriale di formazione è complesso e ambizioso, e la novità sta tutta nel metodo: prima uno studio per far emergere i bisogni dei settori della nautica, del turismo e del traffico merci, in seguito una progettualità che vede il Comune come capofila. Un cambiamento di rotta che ha portato inevitabilmente un cambiamento nel risultato: oltre 10.000 ore di formazione con oltre 200 beneficiari solo per la formazione per l’inserimento.”

Scaturito da un’intensa fase di concertazione avviata a gennaio con la rilevazione dei fabbisogni formativi presso i componenti del Tavolo Formazione, il Piano contiene importanti spunti metodologici che mirano a: integrare politiche formative e politiche del lavoro, anche a livello di strumenti di finanziamento; garantire tempi certi alle azioni formative, con modalità a sportello con tempistiche certe anche per gli esiti, al fine di permettere una migliore programmazione sia da parte dei beneficiari che delle imprese;
sottolineare l’importanza della formazione “in azienda”, delle work experience e dell’accompagnamento al lavoro, anche per le figure con bassa specializzazione; sperimentare azioni rivolte alle fasce deboli, che saranno coinvolte in specifici percorsi formativi.

“La fotografia che oggi restituiamo alla Regione deriva da un’attenta analisi svolta presso le Imprese – ha spiegato l’assessore Giacomelli -. Le realtà che appartengono ai settori in forte crescita quali la nautica, il turismo, la logistica hanno manifestato i propri fabbisogni in termini di nuovi inserimenti e professionalità e di questo abbiamo fatto tesoro, perché la destinazione dei prossimi finanziamenti possa essere estremamente mirata e volta a un incrocio ottimale tra la domanda e l’offerta. Sono infatti più di 40 gli inserimenti previsti nel settore della nautica, circa 15 quelli per porto e logistica e almeno 20 per l’ambito ferroviario. Altre 30 unità saranno inserite nei settori turismo, ristorazione e commercio, nei prossimi 18-24 mesi; a questi si aggiungono poi le esigenze dei settori meccanica, edilizia, manutenzione del territorio, grande distribuzione organizzata e sociale.
Ci muoviamo nell’ambito di un contesto di mercato evidentemente nuovo e che vede, soprattutto in virtù delle innovazioni tecnologiche e di processo introdotte, numerosi fattori di cambiamento in atto. Si tratta – ha conclude l’assessore – di fattori che inevitabilmente impattano su competenze, persone, professionalità e di cui le politiche del lavoro dovranno tenere massimo conto, anche integrando diversi strumenti di sviluppo quali formazione, incentivi alle imprese, work experience, forme di conoscenza e incontro tra Imprese e Persone in cerca di lavoro. Visto il lavoro svolto, l’intenzione del Comune della Spezia è quella di creare, presso l’Ufficio Politiche comunitarie, un osservatorio stabile dei fabbisogni formativi, un punto di riferimento per le aziende e le associazioni del territorio e di estendere il lavoro anche ad altri Comuni.”

Il Piano formativo a supporto dello sviluppo territoriale, elaborato nell’ambito del Laboratorio per lo Sviluppo economico – Tavolo Formazione, sarà incentrato sui settori chiave per lo sviluppo economico del territorio: Nautica, Turismo e traffico merci, che mostrano dati e trend di crescita incoraggianti, con nuove opportunità di inserimento. Non saranno comunque tralasciati i settori tradizionali dell’area, quali la meccanica.
Per quanto riguarda la Nautica, che vede nel 2017 il fatturato complessivo italiano in crescita (+18% rispetto al 2016 – Fonte: Cna), a livello provinciale il settore si posiziona al 4° posto per “peso” dell’economia del mare sul totale dell’economia provinciale (Dati 2016 Unioncamere).
Le richieste di figure di alta specializzazione in questo settore in Italia superano ad oggi le 200 unità. Si tratta di ingegneri, manager, capi barca, responsabili di bordo e dell’impiantistica, per contratti a tempo determinato e stage ma anche per assunzioni a tempo indeterminato. Sul nostro territorio sono 40 gli inserimenti previsti per il prossimo biennio.
Il settore turistico, mostra una crescita sia a livello regionale (+3,1 % nel 2017) che locale.
In provincia della Spezia si è registrato nel 2017 un + 6,22% di presenze rispetto all’anno precedente, con 911.727 arrivi (+ 6,59% rispetto al 2016). Le figure richieste, circa 15 inserimenti, riguarderanno i servizi turistici, di alloggio e ristorazione.
Il settore logistico-portuale, a livello regionale mostra un incremento significativo dei traffici (+9,5% nel 2017). Nel 2017 alla Spezia +15,8% delle movimentazioni rispetto al 2016. Il traffico complessivo registrato nel 2017 nel porto della Spezia è di 15,98 milioni di tonnellate di merci con un incremento del 12,6% sul 2016. Movimentati 1.473.571 Teu registrando un +15,8% rispetto all’anno precedente ( Fonte ASP Mar Ligure Orientale). A fronte di tale incremento gli inserimenti previsti riguarderanno 25/30 unità.

Il Piano, messo a punto dall’assessorato allo Sviluppo economico, Formazione professionale, Università e Ricerca e Politiche comunitarie, con la collaborazione delle associazioni di categoria, le sigle sindacali locali e Alfa – Agenzia Regionale per il lavoro la formazione e accreditamento, prevede dunque di attivare progetti settoriali che guardino alle nuove esigenze del mercato, oltre all’attivazione di corsi mirati alla creazione di figure trasversali a più settori, con competenze manageriali e gestionali, e di azioni sperimentali che vedano come beneficiari i disoccupati, offrendo loro una combinazione di più strumenti di sostegno: dalla formazione in azienda e l’accompagnamento al lavoro, a strumenti di conciliazione e sostegno all’avvio di attività imprenditoriali.

Il Piano, strutturato sulla base della strategia regionale per la programmazione delle risorse di cui al Piano operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020, è stato già condiviso nel mese di maggio con i partecipanti al Tavolo Formazione, le associazioni Confagricoltura, Coldiretti e Cia La Spezia, Confesercenti, Confindustria, Rete Toti, Legacoop, Alfa e i sindacati Cgil, Cisl e Uil La Spezia.
“Il piano presentato oggi – ha commentato l’assessore Cavo – è frutto di un grande lavoro del comune della Spezia e delle categorie produttive: un’operazione di raccolta dei fabbisogni formativi del territorio che mira ad abbinare percorsi formativi ed esigenze del mercato del lavoro, esattamente in linea con l’impostazione che questa giunta regionale ha dato alla Formazione professionale. Il piano individua settori prioritari (nautica, turismo, portualità) e indica, per ogni figura professionale, il numero delle persone che è necessario formare. Si tratta di numeri preziosi di cui terremo conto: attiveremo infatti, da subito, un tavolo tecnico per capire quali figure trovano già una risposta formativa dagli strumenti che Regione ha avviato o sta per avviare (per esempio bandi settoriali, legati alla cultura, alla blue economy, al turismo, oppure il meccanismo della formazione a sportello e della formazione continua). Oppure, per esempio, dal prossimo piano giovani, in attuazione per gli under 29 e che darà parziali risposte al territorio spezzino. Le esigenze formative che non troveranno risposta negli strumenti già avviati e pianificati troveranno sostegno in un bando di formazione territoriale, che terrà conto non solo delle esigenze portate dal comune della Spezia, ma anche delle esigenze degli altri comuni. Mi fa piacere – ha aggiunto l’assessore – che la neosindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli, al corrente di questa iniziativa, si sia prontamente detta disponibile a inserirsi in questo percorso, per presentare le necessità specifiche del comune di Sarzana. Il prossimo passaggio sarà quindi una riunione tecnica con tutti i comuni della provincia, per implementare ulteriormente il piano territoriale. Una volta potenziato, verrà avviato, a livello tecnico, il confronto con gli uffici (e con l’ente strumentale Alfa) in modo che tutte le richieste vengano soddisfatte. Il lavoro prodotto dal territorio spezzino deve diventare un modello da esportare e uno stimolo per la altre province: anche loro, in scia, potranno presentare esigenze da soddisfare con il meccanismo dei bandi territoriali”.

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