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Economia

Mosca primo partner per l’export spezzino nel 2017

La "stagionalità" della vendita di navi e armi comporta un -9,1% delle vendite all'estero per l'economia spezzina. La Russia supera gli USA con acquisti oltre i 35 milioni di euro, terza la Francia. Poi Isole Cayman, Cina e Emirati Arabi Uniti.

Export spezzino 1° semestre 2017

L’export spezzino nel 1° semestre 2017 si è indirizzato particolarmente verso la Russia (+900,7%), verso cui sono state vendute principalmente macchine di impiego generale, seguita dagli Stati Uniti (navi e imbarcazioni) e dalla Francia (armi e munizioni). Infine da segnalare una commessa di navi e imbarcazioni verso le Isole Cayman. Sono gli unici dati positivi delle vendite all’estero dell’economia provinciale che vive un ridimensionamento pari al 9,1%, fortemente influenzato dal calo delle vendite di navi e imbarcazioni (-42,0%) e di armi e munizioni (-47,0%). In forte contrazione le vendite verso i paesi comunitari (-54,6%), in deciso aumento verso quelli extra-UE (+29,1%).
Il maggiore partner commerciale nel 2017 è quindi la Russia con poco più di 35 milioni di euro di acquisti, di poco superiore a quello degli USA. A seguire la Francia sotto i 30 milioni, le Isole Cayman sopra i 15 milioni come la Cina e infine gli Emirati Arabi Uniti sopra i 14 milioni secondi l’analisi di Unioncamere su dati Istat.

In Liguria.
La Liguria, che rappresenta solo l’1,9% delle vendite nazionali all’estero, ha registrato una crescita pari al 20%, passando da 3.551 a 4.251 milioni di euro: di questi 2.530 milioni sono destinati verso paesi Extra-UE1 (il 59,5% del totale), in aumento del 27,5% rispetto al primo semestre 2016, e 1.721 milioni verso l’area comunitaria (+9,9%). La bilancia commerciale continua, però, a risultare di segno negativo (-448 milioni circa di euro). Le attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano il 91% dell’export, rispetto al primo semestre 2016 hanno registrato una crescita del 20,2%.
All’interno del comparto manifatturiero, buona la performance dei prodotti della metallurgia (+56,5% l’export complessivo, +45,6% quello verso i paesi extra-UE), dei macchinari (+42,2% l’export totale e +48,5% quello verso i paesi Extra-UE) e dei prodotti chimici (+20,3% l’export complessivo, +34,5% quello verso i paesi Extra-UE). In crescita anche l’export dei prodotti alimentari (+12,6%).

Per quanto concerne la dinamica verso i mercati UE, la Germania riconquista il primo posto scavalcando la Francia: verso il mercato tedesco sono stati esportati prodotti per un controvalore di 381 milioni di euro circa (+12,9%), il 32% dei quali relativi alla vendita di prodotti metallurgici; il secondo paese UE di destinazione è la Francia, in calo dello 0,6%, seguita dalla Spagna (+28,0%).
Tra i mercati extra-UE il volume maggiore di vendite è stato verso gli Stati Uniti (+272,3%), grazie ad una commessa di navi e imbarcazioni; seguono la Cina (+84,2%, in massima parte per la vendita di macchinari), l’Algeria (+181,1%, navi e imbarcazioni) e la Russia (+177,8%, in particolare per macchinari).

In Italia.
Nel primo semestre del 2017 in Italia le vendite di beni sui mercati esteri risultano in aumento dell’8,0% rispetto allo stesso periodo del 2016: +9,1% nell’area nord-occidentale, +5,6% nell’area nord-orientale, +8,8% nell’Italia centrale, +0,5% nell’area meridionale e +36,2% nelle regioni insulari. Contribuisce positivamente all’export nazionale (per oltre un punto percentuale) l’aumento delle vendite di autoveicoli dal Lazio e Piemonte e di articoli farmaceutici dalla Lombardia; il saldo della bilancia commerciale risulta positivo ed è pari a circa 19miliardi e 60milioni di euro.
Le regioni che forniscono il contributo più rilevante all’aumento delle esportazioni nazionali sono Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Emilia Romagna e Lombardia mentre quelle che frenano l’espansione dell’export nazionale risultano essere Piemonte, Sicilia, Sardegna e Lazio.

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