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Maritime Cyber resilience and 5G, evento online aspettando Seafuture 2021

Pagni: "Essenziale garantire la sicurezza e la resilienza delle reti".

Cristiana Pagni

In attesa della settima edizione di Seafuture, che si terrà alla Spezia dal 14 al 17 giugno 2021, si è svolto ieri l’evento online sulle tematiche relative alla Maritime Cyber resilience and 5G communication impact a cui hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle Istituzioni, le più importanti aziende del settore e molte piccole e medie imprese, i Centri di Ricerca e le Università: 150 partecipanti tra i quali 15 rappresentanti di Marine Militari Estere e uffici della Difesa tra cui Israele, Argentina, Singapore, Australia, Germania, solo per citarne alcuni. “Sebbene Seafuture riguardi la Blue Economy, il 5G è destinato a rivoluzionare il settore offrendo velocità di trasmissione dati elevate, bassa latenza e connettività onnipresente con livelli di affidabilità mai visti prima. D’altra parte, però, non si possono ignorare i pericoli che questa nuova tecnologia potrebbe causare alla sicurezza informatica di governi, aziende e utenti. È quindi essenziale garantire la sicurezza e la resilienza delle reti 5G. Questa tecnologia è vitale per mantenere la forza e la competitività militare ed economica dell’Italia. L’Italia seguirà la stessa strada per mantenere il suo livello di attore tecnologico avanzato”, ha ricordato Cristiana Pagni in apertura.

Gli interventi sono proseguiti sottolineando l’importanza dell’ingegneria strategica per supportare lo sviluppo della strategia e il processo decisionale per aumentare la resilienza informatica nonché l’importanza della ricerca e sviluppo per gli asset tecnologici, come l’istruzione, la formazione per la creazione di una forza lavoro cibernetica e per lo sviluppo delle capacità per il dominio cibernetico. Successivamente è stata illustrata la roadmap della ricerca e dell’innovazione tecnologica del Ministero della Difesa, sottolineando l’importanza del miglioramento continuo delle
capacità e la rilevanza della ricerca e della tecnologia nel settore. Partendo da come i dispositivi intelligenti possono essere pervasivi e le problematiche di sicurezza coinvolte, è stato, inoltre, presentato il progetto Safe che è supportato dal Ministero della Difesa italiano attraverso il Piano nazionale di ricerca militare e gli obiettivi del progetto. Sono state, infine, illustrate le tecnologie e le reti 5 G e la distribuzione della rete 5 G e le possibili applicazioni nel settore militare fornendo anche alcuni esempi di applicazioni del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

L’evento è stato chiuso dall’Ammiraglio Giacomin, che nel suo intervento ha voluto menzionare come una infrastruttura come il 5G, nel campo militare, sia una rivoluzione paragonabile a quella avvenuta negli anni ’70 con i sistemi automatici di scambio dati tra i sistemi di comando e controllo di navi ed aerei, come la protezione Cyber abbia un aspetto difensivo in termini di infrastruttura critica nazionale ma anche di un global common, quale è la rete web mondiale, che deve assicurare pari opportunità al fine di migliorare le condizioni di vita di tutto il genere umano e ha
stressato il ruolo del Segretariato Generale della Difesa quale supporto al Vertice del Dicastero agendo quale forza trainante, in coordinamento con le università, i centri di ricerca e l’industria, così da creare un circolo virtuoso pubblico-privato per l’intero sistema Paese. Il successo dell’iniziativa ha confermato che sinergia, integrazione e cooperazione internazionale sono la chiave per la realizzazione di una strategia condivisa per l’innovazione tecnologica e la crescita economica.

Partecipazione, capacità di resilienza e determinazione generano nuove opportunità per lo sviluppo globale. Gli organizzatori continueranno ad impegnarsi affinché l’edizione di Seafuture 2021 rappresenti il punto d’incontro internazionale per tutti coloro che operano nel campo della difesa e non solo l’hub del Mare Mediterraneo per la Blue Economy. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Segretariato Generale della Difesa / Direzione
Nazionale Armamenti, Marina Militare Italiana.

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