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Economia

Made in Italy, anche in Liguria si sceglie l’indicazione d’origine come garanzia

Import 2019

Via libera all’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti per valorizzare la produzione dei nostri territori, consentire ai cittadini scelte di acquisto consapevoli e dire finalmente basta al falso Made in Italy.

E’ una grande vittoria per agricoltori e consumatori l’approvazione, espressa dalle Commissioni Lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato, dell’emendamento “Made in Italy”, emendamento che dispone l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti nel DL semplificazione. La norma consente di adeguare ed estendere a tutti i prodotti l’etichettatura obbligatoria del luogo di provenienza geografica degli alimenti, come richiesto dal 96 % degli italiani, che hanno partecipato all’ultima consultazione pubblica del Ministero delle Politiche Agricole.

Nel corso degli anni, grazie al pressing della Coldiretti, molti passi avanti sono stati fatti in materia di trasparenza e tracciabilità, per i prodotti che ogni giorno raggiungono le nostre tavole. Tuttavia, nonostante i risultati ottenuti a livello nazionale e il grande consenso pubblico riscontrato, a livello europeo resta l’atteggiamento incerto e contradditorio dell’UE, che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero. L’obiettivo che ora si vuole raggiungere è dare finalmente la possibilità di conoscere al consumatore la provenienza di tutti gli alimenti sopraelencati, ma anche difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro.

“L’obbligo dell’indicazione d’origine degli alimenti in etichetta – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è il modo migliore per difendere le produzioni locali e salvaguardare la salute dei consumatori, i quali devono essere consapevoli e liberi di scegliere sempre cosa acquistare. Inoltre grazie ad esso, si potrà arrivare ad avere il giusto riconoscimento del lavoro delle aziende agricole e ittiche locali, che forniscono, nel rispetto della normativa nazionale, prodotti sani, controllati e genuini. Prodotti come l’olio extravergine d’oliva taggiasca, gli ortaggi e la frutta ottenuti grazie alle numerose biodiversità presenti in Liguria, i formaggi, la carne, nonché il pesce locale, sono eccellenze della nostra regione riconosciute sul mercato nazionale e mondiale, che vanno valorizzate e salvaguardate dalla concorrenza sleale dei falsi Made in Liguria, prodotti che con la nostra terra e il nostro mare non hanno nulla a che fare. Purtroppo, nonostante i grandi successi ottenuti, ancora 1/4 della spesa degli italiani resta anonima: dobbiamo, quindi, continuare a portare avanti la battaglia per la trasparenza dell’informazione, importante garanzia per il consumatore, che non può e non deve mancare per tutti i prodotti che ogni giorno acquistiamo”.

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