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Economia

La Spezia "perde" oltre cento aziende, il punto di Unioncamere

Ancora negativo il gap tra iscrizioni e cancellazioni (-854 imprese), ma ulteriormente ridotto rispetto al 2015. In calo i fallimenti (-20,3%).

Lavoro

In Liguria le imprese attive nel 1° trimestre 2016 risultano essere 136.128, lo 0,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015 (+0,1% a livello nazionale). Sono nate 3.035 imprese (-3,0% rispetto al 1° trimestre 2015) e hanno chiuso i battenti 3.889 (-0,2%): il saldo continua a rimanere negativo (854 imprese in meno) anche se meno consistente rispetto all’anno scorso. C’è da considerare che il primo trimestre dell’anno consegna tradizionalmente un bilancio negativo all’anagrafe delle Camere di Commercio, a causa del concentrarsi delle cessazioni sul finire dell’anno precedente. Ne deriva un tasso di crescita negativo ma meno pesante dell’anno scorso: passa infatti da -0,41% a – 0,39%.
Tutte e quattro le province liguri registrano saldi negativi: Genova “perde” quasi 400 imprese, Savona 264, Imperia 89 e La Spezia 105. Dal punto di vista delle forme giuridiche adottate dalle imprese, spicca il contributo delle società di capitale ( 110 imprese in più nel trimestre), pari ad un tasso di crescita positivo dello 0,3%. Quasi dimezzato rispetto al totale delle imprese, anche se in rosso, il bilancio per l’artigianato, che conta 44.173 imprese attive (-1,1% rispetto al 1° trimestre 2015): il saldo si attesta a -417 unità: la provincia di Genova registra il saldo negativo più consistente, -200 imprese, seguita da Savona (-109 unità), La Spezia (-78 unità) e infine Imperia con 30 imprese in meno.
L’ANDAMENTO DELLE PROCEDURE CONCORSUALI. Nel 1° trimestre 2016 le aperture di procedure fallimentari in Liguria risultano essere 57 (considerando dolo le imprese classificate), con un ridimensionamento pari al 24% rispetto allo stesso periodo del 2015: una su quattro ha riguardato aziende che operano nel Commercio (-25%). Tutte e quattro le province registrano un ridimensionamento: Genova da 42 a 36 procedure fallimentari aperte (-5,3%), Imperia da 5 a 3 (-40%); Savona e La Spezia da 16 a 9 fallimenti (-43,8%). Le domande di concordato diminuiscono del 18,8%, passando da 16 a 13: Attività manifatturiere, Commercio e Servizi alle imprese insieme costituiscono quasi l’80% di tutti i concordati aperti nel periodo. Il capoluogo ligure registra 8 procedure comprendenti concordati e accordi di ristrutturazione dei debiti (il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), Savona passa da 4 a 1, Imperia e La Spezia contano ciascuna 2 procedure (erano rispettivamente 3 e 5).

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