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Economia

Intermarine festeggia il ritorno agli utili nel 2017

Un portafoglio ordini da 293 milioni e il primo scafo per la nuove unità della Marina militare completato. I cantieri con sede a Sarzana puntano all'Asia.

La Katanpaa

Torna all’utile Intermarine nel primo trimestre del 2017, che festeggia l’incremento di tutti i principali indicatori per effetto degli avanzamenti produttivi relativi a contratti acquisiti nel corso dell’anno precedente. Al 31 marzo 2017 la produzione consuntivato è di 22,3 milioni di euro, in crescita del 137,3% (+12,9 milioni di euro) rispetto ai 9,4 milioni di euro registrati dodici mesi prima. E’ ovviamente il settore militare il motore dell’azienda; da solo ha portato 21,4 milioni. Il margine operativo lordo risulta positivo per 4,8 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2016 quando era negativo 900mila euro.

Tornano gli utili. L’utile netto della società al 31 marzo è positivo per 2,1 milioni di euro quando era stato in negativo per 2,1 milioni nel 2016. “Il ritorno all’utile positivo rappresenta il completamento del turnaround di Intermarine ed è il risultato della bontà delle azioni di gestione messe in atto in questi anni dal management e del crescente apprezzamento internazionale soprattutto per la divisione militare, esempio di ingegneria all’avanguardia con elevato contenuto tecnologico”, recita una nota dell’azienda.
Ordini per 300 milioni. Il portafoglio ordini di Intermarine al 31 marzo 2017 è pari a circa 293 milioni e garantisce attività produttiva almeno per i prossimi tre esercizi. L’Indebitamento Finanziario Netto (PFN) al 31 marzo 2017 è pari a 67,9 milioni di euro, in miglioramento per 18,9 milioni di euro rispetto a 86,8 milioni di euro al primo trimestre 2016 e in linea con la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 (67,3 milioni di euro). L’organico complessivo della Società a fine marzo 2017 è di 280 dipendenti (277 risorse al 31 dicembre 2016).

La commessa della Marina. Nel corso del primo trimestre 2017 Intermarine ha completato i lavori dello scafo della prima unità navale polifunzionale ad alta velocità (UNPAV) destinata alla Marina Militare. Con una lunghezza totale di 44 metri è lo scafo in vetroresina più lungo mai realizzato in Europa ricavato per processo di infusione. La produzione della Unità Navale rientra nel contratto di fornitura siglato con la Marina Militare (comunicato a ottobre 2016), per due unità navali e un ammontare totale della commessa di circa 40 milioni di euro.
Si punta all’Asia. “Nel corso del 2017 proseguirà l’intensa attività commerciale internazionale, con particolare riguardo ai Paesi asiatici ed europei – fa sapere l’azienda – Inoltre continuerà positivamente la gestione degli ordini acquisiti nei Paesi dell’Area del Mediterraneo. Il management perseguirà inoltre ogni opportunità per il contenimento dei costi diretti, di quelli indiretti e delle strutture”.

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