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L'analisi e il futuro

Intercettare "cani sciolti" e farli diventare esploratori, la nuova sfida del turismo

Incontro in mediateca dal titolo “Industria Turismo, l'Industria della Bellezza". Marco Cattaneo, National Geographic: "Sviluppo consapevole fondamentale".

“Per anni abbiamo sentito parlare di Dmo ma di fatto, alla Spezia, continua a mancare omogeneità nel territorio”. Così Francesca Cozzani, presidente uscente di Confindustria la Spezia, ha tracciato il quadro della situazione sul rapporto tra turismo ed economia in provincia nel corso del convegno, tenutosi alla Mediateca regionale Fregoso in Via Firenze, dal titolo “Industria Turismo, l’Industria della Bellezza” organizzato da Valdettaro, moderato dal direttore di Città della Spezia Fabio Lugarini e con un ospite d’eccezione: Marco Cattaneo direttore di National Geographic Italia . In apertura dopo l’introduzione del direttore Marketing di Valdettaro Group Luca Erba che ha spiegato come la “fortuna” dei territori spezzini sia arrivata anche con l’imprevedibilità del momento storico legato alla Primavera araba e all’Isis. “Si tratta però di un’arma a doppio taglio – ha detto Erba –. La giornata di oggi serve per cogliere un’opportunità: un megafono per mettere in evidenza le potenzialità del territorio”.
Di seguito il videmessaggio della presidentessa del Parco Nazionale delle Cinque Terre Donatella Bianchi che ha ricordato: “Come territori dobbiamo metterci in discussione perché diventa difficile pensare al loro e nostro futuro senza bellezza. Dobbiamo investire nell’ambiente, decarbonizzare”.
E’ stato questo poi il punto di partenza per dare voce alle nuove realtà giovani che hanno fatto del rispetto dell’ambiente il proprio cavallo di battaglia e anche business. Si tratta dell’associazione Blue Life e Doteve Experience introdotte da Ginevra Masciullo e Guido Silvano.
Ginevra fa parte di Blue Life associazione che si prefigge lo scopo di pulire le spiagge usando come strumento di divulgazione anche i social. Doteve Experience, nata da pochi mesi, ha già ottenuti larghissimi consensi: “Il nostro obiettivo – ha spiegato Guido – è quello di fare turismo senza impattare sull’ambiente e decongestionare il turismo in altre località offrendo un’esperienza unica in sella a una Vespa Elettrica”.
Le parole dei giovanissimi portano linfa e incutono interesse in una platea con tantissimi giovani, dell’istituto Fossati Da Passano e del professionale Einaudi Chiodo, e alcuni rappresentanti di amministrazioni comunali, enti e aziende. E’ stato poi Ugo Vanelo, patron di Valdettaro, a rilanciare sul tema di turismo, bellezza e industria facendo anche un breve passaggio su Santa Teresa: “Le potenzialità del Golfo dei Poeti sono tantissime, dobbiamo cercare interlocutori, business e alternative. Con la scuola di Santa Teresa è possibile ed è pronta a investire sul turismo”.
L’esperienza è la parola chiave di un altro attore del territorio: Kel12 rappresentata da Gianluca Rubino: “La nostra esperienza nasce 40 anni fa partendo da Mestre per crescere nel deserto. Kel in arabo significa tirbù. Quella spezzina è la 12esima e per investire su questo territorio, partendo da experience tour come la Patagonia, dovevamo cercare qualcosa di unico: così nasce la nostra collaborazione con l’università di Bologna. I turisti partono da Valdettaro e veleggiano con noi annotando anche la salute del mare”.
Esperienze, mondi da raccontare. Elementi che Marco Cattaneo direttore di National Geogfaphic conosce benissimo: “E’ fondamentale parlare di sviluppo consapevole. Oggi ci troviamo a fronteggiare tre temi: il surriscaldamento, il consumo dei mari e la dispersione della plastica. Quest’ultima è il terzo problema ma non è da demonizzare: è un materiale fondamentale nella medicina, nella scienza. E’ sbagliato l’uso che se ne fa (e ha indicato alcune bottigliette di plastica su un tavolo, ndr). Servono buona volontà e consapevolezza. Questo territorio è molto interessante, potrei proporre ai miei colleghi di volerlo raccontare”.
Il tema industria è poi proseguito nell’attenta analisi della presidente di Confindustria Francesca Cozzani: “In questo territorio manca una gestione completa e globale. Se pensiamo anche al turismo che portano gli industriali ci rendiamo conto che per questa realtà mancano le strutture adeguate. Io stessa, nel tempo ho provato nel tempo a sondare il terreno e chiedere un’area in città alla Spezia per la realizzazione di una struttura che potesse rispondere alle necessità ma è tutto sparito nel nulla. Gli arrivi dei turisti aumenteranno e sono già quintuplicati in cinque anni. Cresceranno anche l’anno prossimo. Non si può pensare che questo settore possa lavorare sei mesi all’anno”.

Non solo un’analisi lucida da parte del mondo degli industriali ma anche dal Parco Nazionale delle Cinque Terre che vuole evitare lo spopolamento e tiene duro con iniziative che si legano al turismo sostenibile. L’analisi in questo caso è stata fatta dal direttore Patrizio Scarpellini che si è agganciato anche all’intervento precedente del vicepresidente di Confagricoltura Filippo Zangani che ha ricordato come il settore agricolo sia l’elemento chiave del settore turistico: “E’ l’elemento di unione quando si parla di business”. Un altro dato che è emerso dalla relazione di Giovanni Battista Loffredo era legato alla scarsità degli investimenti nel settore fotovoltaico.

“La nostra agricoltura è difficile – ha concluso Patrizio Scarpellini – e solo gli agricoltori la sanno mantenere ma è necessario pensare ad un turismo di qualità. Perchè solo così possiamo andare avanti. Il turismo è opportunità ma non può diventare minaccia. Il turismo e le analisi non si fanno con i soli numeri. Uno dei nostri problemi è intercettare quelle persone che vanno in autonomia senza conoscere il territorio: dobbiamo intercettare quei cani sciolti e farli diventare esploratori”.

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