La Spezia - Il passaggio da una crescita sostenuta ad un azzeramento quasi totale, in uno schiocco di dita. Che l'avvento della pandemia sia stata una catastrofe per il settore turistico è argomento di pubblico dominio da mesi. Ma nondimeno, vedere riportato in numeri l'effetto che il Covid ha avuto sugli arrivi e le presenze è davvero impressionante. Inimmaginabile. In provincia della Spezia il mese di aprile 2020 ha fatto segnare -99,42% negli arrivi e -96,01% nelle presenze. I primi passati da 97.828 a 568, le seconde da 227.845 a 9.094. E tutto lascia pensare che quelle cifre siano dovute anche al flusso di personale che si sviluppò attorno alla task force che la Protezione Civile distribuì nelle regioni del Nord nei momenti di maggior pressione sugli ospedali.
Il lockdown era iniziato a metà della seconda settimana di marzo, che quindi rappresenta il mese di passaggio tra la normalità e il tracollo. La normalità per lo Spezzino era ancora un anno fino a quel momento positivo, molto positivo. A gennaio e febbraio le presenze in strutture alberghiere aveva segnato una crescita attorno al +13%, addirittura tra +42% e +48% per b&b e affittacamere. Sembrava dover essere l'ennesimo anno record. E invece già il terzo mese di chiudeva con -77,90% presenze in hotel e -81,22% nell'extralberghiero. Maggio sarebbe andato sulla falsariga di aprile, con un crollo totale di 230.847 notti passate sul territorio.
Per i mesi di giugno e luglio, avverte l'Osservatorio turistico regionale, i dati non sono ancora consolidati. Ma il calcolo finale inciderà al massimo sulle virgole. L'offerta paesaggistica e balneare dovrebbe aver aiutato il territorio spezzino ad avere una performance migliore rispetto ad altre aree d'Italia, in particolare le città d'arte. Tuttavia il primo mese d'estate ha segnato un calo di presenze del 71,66% (da 336.282 a 95.298) mentre 93.162 sono stati gli arrivi in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A luglio si vede un accenno di ripresa. Quasi raddoppiano rispetto al mese precedente le presenze: 160.793, che valgono comunque un sonoro -35,03% rispetto al 2019. Gli arrivi segnano -33,15%, da 141.396 a 94.521. I dati di agosto permetteranno dir capire quanto la tendenza al ritorno alla normalità sia continuata in uno dei periodi più importanti dell'anno. Ad oggi la Spezia e provincia hanno perso nel 2020 la bellezza di 368mila arrivi e 887mila presenze.