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Il punto sulle opere infrastrutturali

Il porto si conferma in salute e abbassa le tasse

Il traffico merci si assesta intorno al milione e mezzo di Teus, mentre i passeggeri crescono di poco in attesa del boom del 2019. Migliorate le condizioni di lavoro per gli autotrasportatori con la nuova bretella.

Il porto

Tempo di bilanci per l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale che ha chiuso il primo anno a pieno regime, dopo un 2017 che per i primi sei mesi era stato caratterizzato dagli strascichi delle vicende giudiziarie che avevano interessato tanto La Spezia quanto Marina di Carrara. Una situazione non ideale, alla quale si aggiungeva la necessità di mettere in moto un nuovo ente, frutto della fusione a freddo di due porti appartenenti a due Regioni differenti.

Per ciò che riguarda i traffici alla Spezia, la proiezione a fine 2018 conferma sostanzialmente i volumi del 2017. Si consolida il traffico contenitori, che dovrebbe attestarsi a 1 milione e 480 mila Teu (+0,5%). I passeggeri in transito sono stati 471.652 (+3,7%), mentre quelli previsti per il 2019 saliranno a circa 750.000, con 186 scali confermati. A Carrara si conferma un trend positivo, anche grazie alla presenza di tre diversi operatori, l’ultimo dei quali, vincitore della gara bandita per l’assegnazione di parte delle banchine Chiesa e Taliercio, è operativo solo da pochi mesi. I volumi previsti ammonteranno a 2 milioni e 502 mila tonnellate (+9%) con 57.000 Teu movimentati (+8,6%). Interessante anche il dato passeggeri che hanno raggiunto oltre 23.000 unità in transito (+32%). “Nel complesso, quindi, il Mar Ligure Orientale vanta risultati molto importanti, specialmente nell’ambito del trasporto containerizzato con oltre 1,5 milioni di Teu movimentati che lo pongono ai primissimi posti nel panorama della portualità nazionale”, ha spiegato la presidente Carla Roncallo.

Il consolidamento dei volumi di traffico del 2018 si riflette anche sull’andamento delle tasse e dei diritti portuali che anche quest’anno, sommate ai canoni demaniali, supereranno i 30 milioni di euro, con un avanzo finanziario corrente previsto in circa 13 milioni di euro.
“Per tale motivo, ed ai fini di accrescere la competitività internazionale del nostro sistema, si è deciso, per l’anno 2019, in via sperimentale, di ridurre l’addizionale sulla tassa portuale, che attualmente incide a carico delle merci imbarcate/sbarcate nella misura di 30 centesimi/tonnellata. L’addizionale – ha dichiarato il segretario generale dell’Adsp, Francesco Di Sarcina – verrà portata per il prossimo anno a 15 centesimi a tonnellata”.

Se i numeri dei traffici mercantili e crocieristici sono forieri di soddisfazione, sul fronte delle opere infrastrutturali il quadro è composto da luci e ombre.
Nel corso del 2018 è stata realizzata la nuova bretella di accesso al terminal Ravano, grazie alla quale si sono ridotte le code che avevano reso bollenti i rapporti tra Via del Molo e gli autotrasportatori nel 2017. “Lungo la nuova bretella transita il 15% dei mezzi: la situazione è nettamente migliorata rispetto all’anno scorso – ha aggiunto Roncallo – quando avevamo dovuto fare i conti con scioperi e riunioni in prefettura”.
Sono stati ultimati anche i lavori sulla viabilità di accesso alle aree del retroporto di Santo Stefano Magra, mentre proseguono i lavori per la realizzazione delle strutture per i controlli doganali dentro le stesse aree.
Le note dolenti riguardano invece il rallentamento di altri lavori infrastrutturali, il cui completamento slitta entro la prossima estate. Si tratta delle barriere fonoassorbenti in corso di installazione lungo Viale San Bartolomeo, bloccati per settimane per la necessità di una bonifica bellica prima della realizzazione dei pali di sostegno, e il Molo Pagliari, dove due moli sono stati danneggiati nell’urto con la Mario Ctm, che ha rotto gli ormeggi nel corso della mareggiata di fine ottobre (leggi qui). Sono in corso di acquisizione, inoltre, le autorizzazioni sul progetto dei nuovi binari ferroviari, modificato per realizzare due dei nove binari previsti lunghi 750 metri, per rendere maggiormente efficiente il servizio ferroviario, una delle punte di eccellenza dello scalo spezzino. Si prevede che i lavori potranno partire nella prossima primavera.

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