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Economia

Crociere, nel golfo solo carburante con zolfo sotto lo 0,1 per cento

In attesa della diffusione del Gnl e del completamento dell'elettrificazione delle banchine, l'Adsp e la Capitaneria di porto hanno sottoscritto un accordo con Msc Cruises, Royal Caribbean e Costa Crociere.

Porto della Spezia

Le navi da crociera delle principali compagnie che ormeggiano nel porto della Spezia entreranno all’interno del Golfo bruciando esclusivamente il combustibile con una percentuale di zolfo inferiore allo 0,1 per cento, quello che sino a oggi, per legge, si deve immettere nei motori e nei generatori entro due ore dall’arrivo in banchina. E’ stato dunque trovato l’accordo tra l’Autorità di sistema portuale, la Capitaneria di porto e i vertici di Costa Crociere, Msc Cruises e Royal Caribbean per ridurre l’impatto delle emissioni in atmosfera da parte della navi che stazionano tra il Molo Garibaldi e Calata Paita.
L’accordo volontario sull’argomento è stato firmato oggi nella sede dell’Adsp, alla presenta del sindaco Pierluigi Peracchini, promotore dell’iniziativa, e riguarderà le navi di Royal, Costa, Msc, Aida, Azamara e Celebrity Cruises, che da sole rappresentano oltre il 90 per cento di quelle che fanno scalo nel Golfo della Spezia. L’intesa avrà validità – prolungabile – sino alla fine del 2020 e sarà aperta alla sottoscrizione da parte di altre compagnie.

Oggi per legge, come detto, le navi devono provvedere al cambio del carburante entro due ore dalla fine delle operazioni di ormeggio. Con la firma del protocollo, ancora prima che le navi entrino in porto, ovvero prima di tre miglia dalla diga foranea, dovranno passare al combustibile più pulito.
L’accordo prevede anche che le compagnie si impegnino ad impartire a comandanti ed equipaggi delle navi direttive aggiuntive sulla manutenzione e gestione dei motori.
Ad esempio, le navi dovranno usare i motori principali ed i propulsori ausiliari al miglior regime, ai fini della corretta combustione e, quindi, della riduzione delle emissioni in atmosfera, evitare i passaggi di carico tra i generatori, evitare, all’interno del bacino portuale, la soffiatura delle condotte di scarico ed effettuare frequenti verifiche sulla corretta esecuzione delle manutenzioni alle macchine. Misure, queste ultime, che dovrebbero ridurre al minimo l’impatto delle emissioni sia dal punto di vista degli inquinanti che sotto il profilo visivo, evitando le fumate (bianche o nere che siano) che tante volte sono state immortalate dagli spezzini in uscita dai fumaioli.
“Per quanto riguarda gli inquinanti – ha spiegato il comandante della Capitaneria di porto, Massimo Seno – quello che fa fede sono i dati raccolti da Arpal attraverso metodologie scientifiche e resi pubblici. Quello che può essere visto a occhio nudo ha un significato profondamente differente. Con questo protocollo si punta a ridurre sia le emissioni degli inquinanti misurati da Arpal, sia le fumate, fenomeno che maggiormente preoccupa la popolazione”.
Sono previsti anche campionamenti ulteriori del combustibile usato all’ormeggio da parte della Capitaneria, verifiche dei cambi del combustibile effettuati durante la navigazione in ingresso nelle acque territoriali e in uscita dalle stesse, le verifiche all’ormeggio o in corso di navigazione, le verifiche in merito all’utilizzo dei sistemi di lavaggio delle emissioni in atmosfera ed alle relative certificazioni; le eventuale sperimentazione/uso di strumenti (per esempio droni), in grado di definire in tempo reale il contenuto di zolfo nel combustibile utilizzato dalle navi.
In armonia con le previsioni del Regolamento (Ue) 2015/757 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2015 le compagnie si impegnano anche a trasmettere alla Capitaneria di porto un rapporto di controllo sulle emissioni di CO2 e verifica dell’efficienza energetica.
Sono previsti anche gruppi di lavoro, per favorire l’adozione di prassi virtuose.

Le dichiarazioni dei protagonisti
“Con la sottoscrizione di questo importante accordo – ha aggiunto il comandante Seno, prossimo al trasferimento – si concretizzano gli sforzi della Capitaneria di porto, delle altre istituzioni e delle compagnie firmatarie per ridurre ulteriormente le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera. L’odierna sottoscrizione dell’accordo non può essere vista come un punto di arrivo, ma deve essere letta come la condivisa volontà di tutti i firmatari di traguardare altre ed ulteriori forme di riduzione delle emissioni inquinanti. Questo è lo spirito e lo scopo per i quali la Capitaneria di porto della Spezia sarà sempre disponibile ad ulteriori confronti ed iniziative per ricevere in porto navi sempre più sicure e rispettose dell’ambiente”.
Francesco Di Sarcina, segretario generale dell’Authority ha commentato così la firma di oggi: “Il tema ambientale è ormai diventato imprescindibile, ed a livello nazionale il nostro porto possiede tutti gli strumenti, le condizioni e soprattutto le volontà per costituire un esempio di best practice. Con il documento di Pianificazione energetico ambientale, poi, che a breve definiremo, si cambierà definitivamente passo per traguardare la versione green di entrambi i porti facenti parte dell’Autorità di sistema portuale”.
Non rientra tra i firmatari, ma tra coloro che hanno spinto per il raggiungimento dell’intesa il sindaco Peracchini, che ha dichiarato: “Un grande lavoro di squadra per la svolta green della Spezia. Le navi da crociera hanno rappresentato per la nostra città e il nostro territorio una grande opportunità di sviluppo economico e turistico, ma fin dal mio insediamento, ho posto la questione ambientale come non più derogabile, soprattutto facendo valere la responsabilità che tutti i Sindaci hanno sulla salute dei propri cittadini. La firma dell’accordo fra la l’Adsp, la Capitaneria e le grandi compagnie di utilizzare combustibili più green, testimonia un grande lavoro di squadra, grande esempio di politica e unione fra istituzioni, pubbliche e private. Un impegno concreto per garantire la sostenibilità ambientale e tutelare la salute dei cittadini, che cade proprio nell’anno in cui tanti giovani hanno dimostrato un’attenzione profonda alle questioni ambientali. Noi non li abbiamo delusi ma anzi, con questo accordo, auspico che sia anche un primo passo a restituire loro fiducia nelle istituzioni”.

“La firma dell’accordo per La Spezia, dopo quello sottoscritto per Genova e Savona, sostanzia ulteriormente il nostro impegno verso la progressiva riduzione dell’impatto ambientale delle nostre navi. Ma ciò che viene sancito oggi, è una pratica che Costa ha già intrapreso da qualche anno su base volontaria. Una vera e propria svolta in questo ambito arriverà a breve con l’entrata in servizio della nostra nuova ammiraglia Costa Smeralda, alimentata a Gnl, il combustibile fossile più pulito al mondo, che farà scalo proprio alla Spezia, aggiungendosi ad Aida Nova, ammiraglia del nostro marchio tedesco Aida Cruises, alimentata sempre a Gnl”, ha aggiunto Roberto Ferrarini, di Costa Crociere.
Per Msc Cruises ha preso la parola Michele Francioni: “Msc è all’avanguardia sul fronte della sostenibilità, con una delle flotte innovative al mondo, anche per la tecnologia ambientale disponibile a bordo. La firma dell’accordo testimonia l’impegno forte e costante di Msc per il miglioramento dell’impatto ecologico delle proprie attività, in mare e a terra. Grazie a tecnologie all’avanguardia, abbiamo ridotto di quasi il 30 per cento le emissioni per passeggero di anidride carbonica della nostra flotta e quest’anno diminuiremo del 43 per cento, rispetto al 2018, le emissioni di anidride solforosa. Con le cinque nuove navi alimentate a Gnl e oltre 5 miliardi di euro di investimento, le emissioni di ossido di zolfo verranno tagliate del 98 per cento e quelle di ossido di azoto dell’85 per cento. E, grazie alla presenza di un sistema di elettrificazione da terra su tutte le nostre navi più recenti, nei porti che avranno adottato il cold ironing sarà possibile ridurre l’impatto praticamente a zero”.
“Operare con parametri più stringenti di quello che le normative ambientali richiedono è fondamentale per Royal Caribbean: ridurre il più possibile le emissioni è parte essenziale della nostra strategia – ha concluso Alessandro Carollo per conto della compagnia norvegese-statunitense -. La firma di questo accordo oggi è un passo importante nell’ottica di una continua collaborazione di Royal con il sistema portuale della Spezia”.

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