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Crociere al Garibaldi, dal ‘finger’ al ‘dolphin’

In Autorità portuale si sta valutando la possibilità di creare una piccola isola artificiale di fronte al molo, invece del prolungamento di 120 metri, per consentire il doppio attracco delle navi da crociera.

La planimetria del Molo Garibaldi con le opzioni per l'ampliamento

Una piccola isola di fronte al Molo Garibaldi, munita di bitte che possano consentire il doppio ormeggio di navi da crociera lungo la banchina.
E’ quello che stanno valutando i tecnici dell’Autorità portuale, in sostituzione del ‘finger’ la penisola lunga 120 metri di cui si è iniziato a parlare poco più di un anno fa (leggi l’articolo di CDS).
Da un inglesismo all’altro, si passerebbe dal dito al delfino, visto che questa tipologia di moletti staccati dalle banchine è stata definita ‘dolphin’.

A gennaio il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva dato il suo benestare alla realizzazione del prolungamento (leggi qui) ma da qualche tempo in Via del Molo si sta facendo strada l’ipotesi della realizzazione del ‘dolphin’, una soluzione più snella, che consentirebbe di recuperare tempo prezioso e garantire la possibilità di doppio approdo alle compagnie crocieristiche che hanno dimostrato di non poter attendere oltre, riportando alcune navi a Livorno.
L’isoletta sarebbe fissata al fondo con piloni conficcati nel fondale e potrebbe quindi avere le caratteristiche necessarie per accogliere le bitte alle quali vengono fissate le gomene di colossi che arrivano anche a 225mila tonnellate.
I sondaggi effettuati tra i comandanti delle navi che approdano regolarmente alla Spezia hanno confermato che non ci sarebbero problematiche di sorta per gli attracchi, così la soluzione sembra prendere quota senza intoppi.

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