La Spezia - Utilizzare le aree attorno alla centrale Enel come depositi doganali? “Assolutamente no, la nostra amministrazione ha deliberato una variazione al PUC grazie alla quale non è possibile non concordare con il Comune cosa fare in quelle aree. Quindi il nostro è un no a chiare lettere e a priori, già scritto con atti concreti". Così Pierluigi Peracchini, interpellato da CDS, sulla soluzione proposta da Enel per Vallegrande. Sostituire la centrale a carbone con una a turbogas e organizzare un parcheggio per contenitori nelle aree che rimangono.
Un'idea che secondo l'amministrazione comunale è già morta sul nascere per via del cambio di destinazione d'uso sull'area. "Grazie a quella delibera abbiamo riportato gli interessi degli spezzini che sono da tutelare alla Spezia: non si possono fare piani sorvolando l’interlocuzione con noi. Enel deve smettere di agire con arroganza, sprezzante degli interessi dei cittadini e del territorio, mentre dovrebbe Iniziare a rispettare la volontà della città, cuore del Golfo dei Poeti, e provare a portare, se mai, seri investimenti in tecnologie avanzate e green per creare sviluppo innovazione e occupazione. Non creare, invece, 18 posti di lavoro per bruciare sei milioni di metri cubi di gas al giorno a cui abbiamo già espresso, come aAmministrazione e maggioranza, la nostra contrarietà".
Poi il richiamo al governo a fare la propria parte. "Il capitolo della centrale a carbone e a gas è un tema tutto nazionale che riguarda il Piano Energetico Nazionale. Domani ci sarà il consiglio comunale straordinario sul tema e mi auguro che tutti prendano coscienza finalmente che come maggioranza e Amministrazione abbiamo fatto di tutto per sbarrare la strada al progetto di Enel, con atti amministrativi concreti, come la variazione al PUC, ma che la questione è nazionale e che dal Governo deve arrivare un no al turbogas e al carbone alla Spezia altrettanto forte come quello che abbiamo finora affermato noi. Non c’è più spazio per le strumentalizzazioni: il governo è il maggior azionista di Enel e bisogna smettere di prendere in giro gli spezzini facendo gli ambientalisti a Spezia e mandando avanti il turbogas a Roma. Si dica tutti insieme per una volta la verità, diciamo di no a Enel a Spezia e a Roma, senza ambiguità.”