La Spezia - C'è ottimismo tra le parti sociali e i lavoratori di Call&Call per quel che riguarda la situazione debitoria dell'azienda nei confronti dell'Agenzia delle entrate. Il credito Iva di circa 28 milioni che l'agenzia nazionale vanta nei confronti del gruppo con anima spezzina che sul territorio ha 500 dipendenti diretti e 200 collaboratori, sembra andare senza intoppi verso la possibilità di essere stralciato per una quota pari al 60 per cento. Le prime verifiche effettuate dai contabili infatti sembrerebbero far rientrare il debito tra quelli per cui la legge del luglio scorso prevede la possibilità di stralcio e dilazione della parte rimanente, pari in questo caso a poco più di 11 milioni di euro.
Dell'argomento si sta interessando in questi giorni anche il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, che oggi ha incontrato i sindacalisti Tiziana Venelli (Slc Cgil), Alessandro D'Ippolito (Uilcom) e Speranza Poleschi (Fistel Cisl) per prendere coscienza della problematica in vista di un prossima convocazione del presidente del gruppo Call&Call, Umberto Costamagna.
Alle buone notizie che giungono sul fronte tributario, per i dipendenti, si unisce il fatto che nei mesi scorsi tutte le commesse principali (Enel, Findomestic e Coop voce) sono state rinegoziate e rinnovate, garantendo ossigeno alla sede spezzina per i prossimi anni.