La Spezia - "Le procedure per mettere in lavoro a distanza parte del personale è già stato attuato nello stabilimento, ma con percentuali che risultano essere ancora poco soddisfacenti". Almeno la metà dei dipendenti con mansioni che possono essere svolte da casa siano messi in smart working, ma l'arsenale non sia svuotato e le mense rimangano aperte. E' la voce di Christian Palladino, rappresentante di FLP Difesa, che esprime un punto di vista meno rigido in merito alle misure da prendere all'interno del presidio spezzino per garantire la sicurezza dei lavoratori. "E' opportuno limitare al massimo le presenze e le occasioni di contatto in arsenale - il presupposto -. In questi giorni decine di dipendenti, sia civili che militari, sono risultati positivi al Covid 19, una condizione che inevitabilmente preoccupa i lavoratori della nostra base ed in particolare quelli dell'arsenale, ente di maggiore densità e promiscuità".
La Direzione Arsenale, attraverso il tracciamento dei contatti, prova ad individuare precocemente i casi e monitora costantemente i contagi. "E' necessario non abbassare la guardia e anzi diventa imprescindibile continuare sulla strada della prevenzione - chiede Palladino -, intensificando le misure adottate e contemperando l’esigenza dell’attività in presenza con l'obiettivo della sicurezza e salute dei lavoratori". L'ultimo dpcm estende fino al 31 dicembre prossimo l'invito ad implementare il lavoro agile per almeno la metà dei lavoratori della pubblica amministrazione a cui questa modalità possa essere applicata. Per gli altri, che dovranno frequentare officine e uffici, garantire però "il pasto caldo" chiede il sindacato.
"E' necessario inoltre intensificare i controlli rispetto alle pulizie, igienizzazione e sanificazione nei luoghi di lavoro, verificare il funzionamento degli impianti di riscaldamento a pompa di calore che risultano essere non sanificati, mettere in acquisto ulteriori termoscanner laser per la rilevazione della temperatura corporea prevista ai varchi di accesso. Relativamente alle mense, riteniamo non più rinviabile l’acquisto di pannelli in plexiglass da installare su tutti i distributori o visiere protettive al fine di tutelare gli operatori addetti alla distribuzione del pasto. Nonostante tutto diciamo sì al lavoro".