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Economia

"Stazione crocieristica su calata Malaspina soluzione perfetta"

Il sindaco Massimo Federici interviene sull'idea di waterfront perseguita da Palazzo Civico: "Un nuovo molo sulla Paita porterebbe altro cemento, comprometterebbe la fruibilità del frontemare e libererebbe dai vincoli imposti dai privati".

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Quel tratto di mare racchiuso tra le banchine delle calate Paita e Malaspina e poi ancora ricompreso tra il molo Italia da una parte e dal molo Garibaldi a levante, conosciuto come primo bacino, potrà finalmente vedere nei prossimi anni il realizzarsi del sogno, più volte arenatosi, di ampliare il contatto tra il mare e il cuore della città, quale nuovo e naturale sviluppo della nostra passeggiata Morin. Nello stesso specchio d’acqua si dovranno poi consolidare e ulteriormente sviluppare le importanti opportunità che l’essere divenuti approdo e meta crocieristica offrono alla città.

Le idee, che su quegli spazi abbiamo ponderatamente maturato e che ora vogliamo definire e realizzare, hanno al proprio centro la qualità del rapporto con la città, nella sua accezione piena di realtà urbanistica, sociale e storica, ma nel contempo non sacrificano, anzi esaltano la nuova propensione turistica, attrattiva, vivace a cui la città convintamente ambisce. Sono idee che hanno dalla propria la forza della realizzabilità in tempi molto più brevi di ogni altra ipotesi e che portano il segno di un pensiero di sostenibilità e di socialità marcato e rigoroso.

La possibilità che oggi si apre concretamente, con l’ampliamento del Garibaldi, di evitare un nuovo riempimento e di lasciare aperto e disponibile l’ampio “lago” del primo bacino è da cogliere senza incertezze. È una possibilità che permette anche di liberare importanti risorse, decine di milioni di euro, che potremo impiegare per infrastrutturare il nuovo fronte mare ed essere più liberi dai vincoli e dai limiti che gli investitori privati potrebbero legittimamente porre.

La stazione crocieristica sulla Calata Malaspina, con l’annesso snodo viabilistico meno impattante sulla città e con gli approdi principali sul molo Garibaldi sono la soluzione più bella e più forte, mentre un ulteriore molo su calata Paita con il suo imponente ingombro avrebbe invece compromesso una piena fruibilità del nuovo waterfront. Un waterfront che per essere attrattivo, per piacere davvero ai turisti come a chiunque altro, non dovrà essere un corpo estraneo e straniante. In questo senso lo abbiamo pensato, anche attraverso un lavoro di confronto e di ascolto, fatto di ampi spazi verdi, di edificazioni in linea con il tessuto urbano e a bassa volumetria, di strutture turistiche e commerciali, ma anche di presenze che vengono dal tessuto vivo della storia cittadina, come i circoli velico e canottieri, la borgata del Canaletto, i luoghi della cultura e dello spettacolo, i protagonisti delle nostre produzioni a km e a miglio zero, i simboli della nostra identità. E poi ancora ampi spazi di non costruito dove realizzare le aspettative più intense della nostra comunità.

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