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“Chiesti un hotel di lusso e nuovi ormeggi sul Lagora”

Dalla commissione sui laboratori economici emergono le prime reazioni dell’indagine sulla nautica fortemente voluta dal Comune. L’assessore Giacomelli fa il punto, parlando di agricoltura, lavoro e formazione.

Giacomelli, Ferrari, Frijia

Lavoro, nautica, formazione e agricoltura. Nella commissione comunale convocata dal presidente Maria Grazia Frijia, l’assessore Genziana Giacomelli isola i quattro ambiti di indirizzo in seno al neonato “laboratorio dello Sviluppo economico”, strumento pensato per coordinare e agevolare alcuni filoni strategici per la città del futuro: “Ho ricevuto progetti interessantissimi di agricoltura sociale. Mi sono accorta che viviamo in una vera e propria emergenza occupazionale: andremo ad affrontare un periodo della storia dove l’automazione prenderà il sopravvento. E dobbiamo attivare dei servizi di accompagnamento alla ricerca del lavoro”.

E allora alla voce “lavoro”, il Comune della Spezia ha cercato di coinvolgere tutti gli attori della partita: il centro per l’impiego con Regione Liguria, le scuole di formazione, le agenzie interinali, i sindacati che fanno sportello: dei 159 appuntamenti richiesti 50 sono stati realizzati. “Non vogliamo trovare il lavoro alle persone – chiarisce Giacomelli – ma fornire gli strumenti di conoscenza del territorio. Magari raggiungendo finanziamenti od opportunità: a chi si rivolge a noi diamo una cartina geografica coi vari punti fondamentali della città dove chiedere lavoro”. Alternanza scuola lavoro, convenzione con la Caritas sono gli altri temi su cui Giacomelli si sofferma.

Passando alla voce ‘formazione’, Giacomelli specifica ai consiglieri commissari che è in fase di elaborazione un documento di programmazione territoriale da presentare alla Regione: “La dividiamo in formazione per l’inserimento (quali settori? Quali figure professionali richieste? Tempi?), strumenti per agevolare l’inserimento dei disoccupati (per es. stage, work experience finanziate da 3,6,12 mesi), formazione continua.

Capitolo ‘agricoltura’, capitolo non semplice. Perché in un territorio così angusto, schiacciato fra mare e monti, sono gli spazi a mancare. Molti di quelli che esistevano, vedi orti urbani, sono già stati dati. In verità non ne rimangono molti di proprietà comunale, ne esistono invece tantissimi privati ma, come in tutta la Liguria, a macchia di leopardo. L’idea del Comune, da sviluppare lungo un anno, e’ quello di fare un regolamento rurale attraverso il quale diventi possibile utilizzare i terreni incolti, spesso e volentieri dimenticate dagli stessi proprietari. E dai commissari arrivano proposte: “Si potrebbe delineare un prodotto tutto nostro che diventi simbolo: oltre ai muscoli, alla farinata o ai testaroli – dice Marco Raffaelli – ma per esempio c’è anche la bagna verde che noi tutto qui conosciamo ma non fuori Spezia”. Gino De Luca ricorda a questo proposito l’esperienza dell zafferano a Campiglia.

“Per quel che concerne la ‘nautica’ – chiarisce l’assessore – abbiamo avviato un’indagine che focalizza l’attenzione sulla ripresa del settore, sulla presenza massiccia dei grandi marchi nella nostra città, sulla volontà di qualcuno di aggiungersi. Abbiamo parlato un po’ con tutti e sono emerse una cinquantina di idee progettuali che spaziano su diverse tematiche”. Dal tema delle infrastrutture alle forniture, dall’accesso al credito alle nuove tecnologie, passando per i materiali, e finendo sull’immagine del sistema settoriale locale. Quali lampadine sono state accese dai vari stakeholder coinvolti? Si va dalla richiesta di poter disporre i porticcioli a secco, alla realizzazione di un bacino galleggiante ad ampia fruibilità per i cantieri che non hanno spazio per il refitting. C’è anche chi ha proposto la creazione di aree di alaggio a varo pubblico nella zona del Ponente, chi ha posto l’attenzione sulla possibilità di aggiungere nuovi posti barca alla foce del canale Lagora. Senza dimenticare l’ottenimento in uso di spazi ed infrastrutture, in primis i bacini di carenaggio e di aree militari inutilizzate, la realizzazione di un hotel di alta fascia, la possibilità di mettere a disposizione strutture ricettive per gli equipaggi, ma anche la predisposizione di una piazzola per atterraggio/decollo di elicotteri civili.

Ultima parte affrontata riguarda la ‘Formazione delle risorse umane’: l’idea di San Lorenzo Academy, l’integrazione dei percorsi scolastici/formativi per neo laureati, la sensibilizzazione delle scuole sono tutte citate dall’assessore che guarda con attenzione al potenzialmente di Seafuture e Barche Mercato, senza voler creare un salone nautico simile a quello genovese ma qualcosa di proprio.

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