La Spezia - "Anche il 2021 sarà un anno dedicato al turismo di prossimità". E' questa la previsione di Pietro Paolo Giampellegrini commissario ‘In Liguria’ che ieri pomeriggio ha partecipato a un nuovo evento di formazione, dedicato al settore si è tenuto nella sede di Via Fontevivo di Confartigianato, e ha anche annunciato una ristrutturazione dell'agenzia regionale. Il 2020 è stato un anno pesante, difficile, con grandi assenze dei turisti d'oltreoceano e delle crociere a causa della pandemia da Covid-19.
Ed è in un contesto così complicato che maturano nuove strategie per una ripresa che prima o poi tornerà. A margine dell'evento Giampellegrini ha spiegato: "Elementi positivi sono stati colti dalla Fiera del turismo di Rimini, siamo rimasti stupiti per la vivacità del settore. E' chiaro che in piena emergenza Covid bisogna fare delle riflessioni ed essere molto cauti sulla promozione. Non sono l'unico a pensare che anche l'anno prossimo dovremo puntare sul turismo di prossimità. Quindi adotteremo delle strategie già intraprese quest'anno puntando alle regioni vicine alla Liguria: Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta, Emilia. A queste si aggiungono anche l'area metropolitana di Nizza, la Svizzera e la bassa Germania. La Liguria è sempre interessante, sono stato contattato dall'ambasciata di Francia e dal sindaco di Cannes, che è anche presidente dell'azienda di promozione turistica che voleva fare un accordo con noi. E' un'iniziativa bellissima, ma non so se potrò partecipare a questo incontro. Se ci saranno le condizioni parteciperò. Siamo purtroppo condizionati dalla situazione sanitaria. Motivo per il quale sto aspettando a organizzare la nuova campagna di promozione. Dobbiamo vederci chiaro e confrontarmi con tutti gli operatori, guardiamo alla fine dell'anno".
"La volontà - ha aggiunto Giampellegrini - è anche quella di ristrutturare l'agenzia e di farla diventare un'agenzia di promozione della Liguria andando incontro a quegli operatori che vogliono un unico 'prodotto Liguria' dovrà contenere tutto ciò che questa regione ha da offrire: agricoltura, artigianato, cultura, ambiente, sport. Parlare solo di turismo è limitativo, inoltre, le istanze dei nostri produttori vanno in questa direzione. Quest'anno per la prima volta c'è stato un boom dell'entroterra anche nei luoghi più difficili da raggiungere. Noi non dobbiamo perdere questi turisti, dovremmo anche avere anche una collaborazione con Cuneo: molti visitatori partono da lì, passano dal Parco delle Alpi marittime e poi scendono verso la Liguria".
Tanti obiettivi che passano anche dalla formazione. La pandemia ha stravolto le carte in tavola e Confartigianato pensa alla ripartenza. "Le imprese e il settore turistico hanno subito un duro colpo da questa situazione. Però le conferme del grande interesse per il territorio sono arrivate dalla Fiera del turismo di Rimini, abbiamo cercato di muoverci il più possibile passando anche dalla formazione. Quello di oggi è il terzo corso che organizziamo e abbiamo puntato sulla qualità. La ripartenza ci sarà anche se probabilmente la cornice d'insieme sarà diversa ma formazione e qualità saranno le armi vincenti".
Il turismo è già cambiato e servono dunque nuove strategie. "Dall'esperienza di Rimini abbiano colto alcuni di questi cambiamenti: il turismo punta al mercato italiano e di prossimità. Sulla base di questi dati abbiamo organizzato la formazione: punteremo al 4.0. Il web sarà un elemento dominante nella formazione dei ragazzi sia dal punto di vista dell'accoglienza, della conoscenza del territorio senza tralasciare l'importanza dell'online. L'attenzione sarà altissima nei confronti del turismo esperienziale: i ragazzi dovranno uscire dai corsi avendo una concezione di questo temine affinché il turista che viene nella nostra zona ne conosca anche le attività: sport, cultura, gastronomia. Tra i nostri docenti avremo anche delle guide".