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Sorprese in arrivo

Un veliero sulla facciata del Capellini-Sauro per una serata indimenticabile

Domani sera dalle 20.45 la scuola superiore apre le porte alla cittadinanza per Appassionatamente. Il professor Boni: "Vogiamo rafforzare il legame con la città".

Istituto Capellini-Sauro

Una serata da ricordare quella da passare, domani, con gli studenti dell’Istituto Capellini-Sauro della Spezia che offriranno a quanti vorranno partecipare uno spettacolo unico: giochi con i laser, musica dal vivo con una giovane violinista e tanti corner per capire che al “tecnico” e “nautico”, appunto, non c’è spazio solo per la scienza e la navalmeccanica.

E’ così che nasce la serata “AppassionataMente” che ha coinvolto soprattutto gli insegnanti delle materie umanistiche e altri 100 ragazzi tra i quali si contano anche degli ex studenti. L’appuntamento è per domani sera, dalle 20.45, all’entrata dell’Istituto Capellini Sauro lato Viale Italia. A darne una piccola anteprima è il professor Giorgio Boni che si occupa anche dell’orientamento.
“Siamo riusciti a portare avanti un’idea che albergava nelle menti di molti professori – ha spiegato il docente – già da qualche tempo. Con l’iniziativa di domani, che per noi è un esperimento, vogliamo far passare il messaggio che la nostra scuola è aperta a tutta la cittadinanza dove è possibile condurre delle attività che non siamo prettamente tecniche. E’ un modo per riconoscere l’impegno di tutti i professori e i ragazzi alcuni hanno già dato la maturità ma sono rimasti molto legati alla scuola”.

“Abbiamo pensato a un percorso molto particolare – aggiunge Boni – della durata di un’ora circa posso solo anticipare che dovrà vigere un rigoroso silenzio per poter apprezzare al meglio la musica, dal vivo, che verrà diffusa per tutto il percorso che si dipanerà tra i laboratori di tutto il piano terra. Posso aggiungere, per alimentare un po’ di curiosità che l’immagine di un grande veliero troneggerà sulla facciata della scuola. Abbiamo deciso di chiudere così in maniera diversa il percorso che accompagna questa fase di orientamento e tendere la mano a tutta la città, la scuola deve essere un luogo di e per tutti”.

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