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Cultura e Spettacolo

Torna in pista Tony Manero, è ancora ‘Febbre del sabato sera’

John Travolta in Tony Manero

Nel quarantesimo anniversario del film diretto da John Badham, che creò il mito di Tony Manero e fece conquistare a John Travolta la sua prima nomination agli Oscar, la Cineteca di Bologna riporta in sala al cinema “Il Nuovo mercoledì 20 alle 21 la versione restaurata di “Saturday Night Fever – La febbre del sabato sera”. Con quella camminata ballerina, la musica dei Bee Gees in testa e la pizza in bocca, John Travolta è entrato nell’olimpo delle celebrità. Il 16 dicembre 1977 arrivava nelle sale Usa Saturday Night Fever: la storia del commesso italo-americano di Brooklyn che il sabato sera diventa una star in discoteca ha raccontato una generazione, diventando un’icona della disco music. Quella che si vedrà al cinema “Il Nuovo” è la versione originale del film, il cui restauro in 4K è stato curato personalmente dal regista. Badham ha lavorato con Paramount a partire dal negativo originale, rimasterizzando il missaggio del suono per restituire allo spettatore la qualità della colonna sonora firmata dai Bee Gees.

Il disco uscì una settimana prima del film e salì immediatamente al primo posto della classifica Usa, dove rimase per 24 settimane consecutive: vendette all’epoca oltre 40 milioni di copie, ed è ancora oggi nella top ten degli album più venduti di sempre. Tony Manero incarna le aspirazioni dei giovani fuga dalle periferie, e il suo sogno si realizza ogni volta che entra in pista nella discoteca 2001 Odissey. Ma La febbre del sabato sera non è solo musica: attraverso i personaggi che circondano Manero il film affronta, senza scene esplicite ma con durezza, anche i temi del razzismo, le rivalità tra bande, lo stupro e la violenza sessuale, la questione religiosa, i disagi sociali rappresentati da Bobby, che non riesce a sopportare le difficoltà per aver messo incinta la sua ragazza. Proprio per i forti contenuti affrontati, in Italia il film uscì il 13 marzo 1978 con il divieto ai minori di anni 14 (divieti aboliti di recente con la nuova legge che modifica la classificazione in quattro categorie), mentre negli Stati Uniti è stato classificato con un ‘parental guidance’: visione consigliata con la presenza di un adulto. Nel Regno Unito è stato invece vietato ai minori di 16 anni.

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