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Il golfo (è) dei poeti

Quattro città diventano i palchi di Fuori Luogo. Apre Danio Manfredini

Sarà un'edizione “fuori misura” che per la prima volta coinvolgerà, oltre alla Spezia, anche i Comuni più grandi della provincia.

Fuori Luogo, la presentazione della stagione 2018-2019

Fuori luogo diventa grande, grandissima toccando quattro Comuni della provincia partendo con un grande classico: Danio Manfredini il 26 ottobre al Dialma Ruggiero. Si apre così un mostro del teatro contemporaneo, ospite fisso da molte stagioni, guardando però al futuro e a nuovi orizzonti.
La rassegna teatrale entra in un triennio favoloso che la accompagnerà al decimo compleanno. La stagione 2018-2019 è dedicata a un altro grande della cultura: Antonello Pischedda recentemente scomparso, colui che per primo puntò alla Spezia città culturale.
La stagione è stata presentata questa mattina a Castello San Giorgio alla presenza dei quattro sindaci della Spezia, Sarzana, Santo Stefano Magra la vice sindaco di Lerici e il delegato alla Cultura e l’assessore Paolo Asti. I Comuni coinvolti ospiteranno gli eventi trasformando gli spazi messi a disposizione anche laboratori.

E’ il caso delle Ceramiche Vaccari che ospiteranno la rassegna Fisiko e di Lerici che lascerà spazio a Fuori Luogo Kids. Il tema di quest’anno è “Il golfo (è) dei poeti” e vede una ricca compagine di associazioni: ‘Gli Scarti in partnership con Balletto Civile, associazione Scena Madre e CasArsA Teatro Si alterneranno in scena: premi Ubu Danio Manfredini e  Massimiliano Civica, a RezzaMastrella, freschi del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia fino a più giovani ma già affermate compagnie presenti nei cartelloni dei maggiori festival teatrali europei.

Il progetto di rete Fuori Luogo VIII edizione è sostenuto da Compagnia di San Paolo (come maggior sostenitore) nell’ambito dell’edizione 2018 del bando Performing Arts. Altri enti sostenitori del progetto sono: Ministero dei Beni Culturali, Regione Liguria, Isforcoop Liguria, Reclip – Rete del Contemporaneo Piemonte Liguria e Fondazione Carispezia (nell’ambito del bando “call for crowdfunding”).

“Abbiamo dovuto affrontare tanti punti critici dal nostro insediamento – ha dichiarato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – . Collaboreremo fattivamente con questi ragazzi e vogliamo che la cultura sia anche occasione di sviluppo”.
Pace fatta dunque con l’amministrazione comunale. Andrea Cerri, oltre che a entrare nel dettaglio degli eventi e della nuova formula della rassegna, ha sottilineato: “La Spezia ha dato il suo contributo logistico e viene superata la questione spazi. La città rimane il fulcro di tutto e siamo grati ai Comuni che ci ospiteranno”.
L’assessore Asti ha aggiunto: “Non potevamo più finanziare Fuori luogo perché le risorse mancavano. Allora abbiamo discusso e ho lanciato loro una nuova sfida. Forse anche tirandogli un po’ le orecchie: fate di più e fate meglio. Ci sono riusciti”.
Da Lerici alla Val di Magra i pareri sono positivi. “Sono entusiasta di questa collaborazione – ha detto il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli -. Viene fornita una ricetta da proporre in altri settori. E speriamo che questo progetto vada avanti”. Per Paola Sisti, sindaco di Santo Stefano Magra: “E’ spesso difficile mettersi tutti intorno a un tavolo, discutere e trovare un accordo. Questo è un modo efficace per fare rete, perché noi sindaci non possiamo fare tutto da soli”.
Da Lerici la vice sindaco Lisa Saisi ha aggiunto: “Non potevamo perdere questa occasione. Il teatro ha una grande valenza sociale e noi cerchiamo di mantenere una stagione sempre viva. Con il grande apporto dato da Fuori Luogo che punta ai giovanissimi il pubblico vedrà qualcosa di diverso e saprà apprezzarlo”.

Il programma
Come detto il primo appuntamento è con Danio Manfredini al Dialma, il 26 e il 27 ottobre. Verrò portato in scena “Al Presente”, spettacolo prodotto dalla Corte Ospitale che nel 1999 lo portò come migliore attore al Premio Ubu.  Uno spaccato della mente e della sua inafferrabilità che vede in scena un uomo e il suo doppio: una parte è immobile, assorta, riflessiva mentre l’altra è inquieta e si identifica con i fantasmi che popolano la sua mente.
Sabato 10 novembre la scena è per un altro maestro di casa al Dialma Ruggiero: Massimiliano Civica con il suo Un quaderno per l’inverno, spettacolo vincitore di ben due Premi Ubu 2017, per la regia e per il migliore nuovo testo italiano. Una drammaturgia di Armando Pirozzi – produzione Teatro Metastasio di Prato con il sostegno di Armunia Centro di Residenze Artistiche Castiglioncello – che racconta la storia di un introverso professore di letteratura – un grande Alberto Astorri – che, rientrando in casa, vi trova un ladro, armato di coltello – Luca Zacchini – che vuole da lui qualcosa di molto insolito. Un testo che ruota attorno alla scrittura e alla sua possibilità di incidere direttamente sulla realtà, un’opera che parla della forza miracolosa della poesia
Sabato 1 dicembre appuntamento imperdibile al Teatro Civico con Fratto_X, cult di RezzaMastrella, uno dei sodalizi più longevi e affascinanti della cultura italiana vincitore quest’anno del Leone d’oro alla Biennale di Venezia. Anticonvenzionali, irrequieti, inconciliabili cantori dell’assurdo, straordinari interpreti dell’insensatezza, Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono capaci di spostare a ogni spettacolo l’asse delle certezze dello spettatore.
Domenica 16 dicembre si terrà una vera e propria “maratona teatrale” intorno alla drammaturgia di Rita Frongia al Dialma Ruggiero con la Trilogia del tavolino: si parte alle 17.30 con La vita ha un dente d’oro, antica espressione bulgara che non trova corrispondenza idiomatica nella nostra lingua. Uno spettacolo di “archeologia teatrale” con la regia di Claudio Morganti che vede in scena Francesco Pennacchia e Gianluca Stetur (produzione Esecutivi per lo Spettacolo/ Gli Scarti con il sostegno di Regione Toscana/Teatro il Moderno di Agliana). Si continua alle ore 19,00 con La vecchia, commedia “malincomica” per attori in ascolto (e audaci), regia e drammaturgia Rita Frongia con Marco Manchisi e Stefano Vercelli, produzione ArtistiDrama per parlare di “quello che tu capisci” che rende omaggio alle parole di Rimbaud e di Gioachino Belli. Si finisce alle ore 21.15 con Gin Gin, commedia con dramma in penombra con Angela Antonini e Meri Bracalente, drammaturgia e regia di Rita Frongia (produzione Esecutivi per lo Spettacolo/ Artisti Drama con il sostegno di Regione Toscana/ ArtistiDrama/ Armunia/ TeatroDueMondi).

Sabato 12 e domenica 13 gennaio al Dialma sarà il turno dei Vicoquartomazini con Vieni su Marte, diretto e interpretato da Michele Altamura e Gabriele Paolocà – coproduzione Gli Scarti – spettacolo che prende spunto da un progetto del 2012 dal nome Mars One che prometteva di costruire una colonia permanente su Marte per offrire al pubblico un caleidoscopio esistenziale, uno zibaldone dell’umanità.
Venerdì 25 e sabato 26 gennaio Timpano/Frosini portano al Dialma il loro Gli Sposi / Romanian tragedy, spettacolo coprodotto da Gli Scarti, che ci racconta una coppia di potere, i dittatori Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu che hanno messo la Romania in ginocchio per oltre vent’anni, colti nella loro ordinarietà di un uomo e una donna, creature senza smalto in un mondo senza orizzonte.
Sabato 9 febbraio per la prima volta a Fuori Luogo il Centro Teatrale Mamimò debutta con Nessuna pietà per l’arbitro, focus su “Teatro come sport” in collaborazione con teatro Sociale di Camogli, testo di Emanuele Aldrovandi – regia Marco Maccieri e Angela Ruozzi, spettacolo finalista InBox 2018, che racconta di una famiglia che vive per il basket in una società post-ideologica, in cui sembra che non si riesca piu` a scegliere in base a principi di valore.  
Sabato 2 marzo un altro grande debutto con la compagnia Oyes e il loro spettacolo più amato da critica e pubblico:  Io non sono un gabbiano, spettacolo vincitore di NEXT 2017 – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo / Regione Lombardia e Agis Lombardia, otto attori in scena per una commedia, come scriveva Cechov, con “poca azione e un quintale d’amore”, in cui è proprio e sempre l’amore a dominare le relazioni e i conflitti tra i personaggi, un amore inquinato dal bisogno di essere considerati e apprezzati, tra narcisismo e rappresentazione.
Venerdì 15 marzo la stagione Fuori Luogo continua al Teatro Impavidi di Sarzana con il Faustbuch di Enrico Casale, in scena con Andrea Burgalassi, Michael Decillis, Ivano Cellaro, menzione speciale Premio Scenario per Ustica e Premio della Giuria Ombra – Premio Scenario 2017 Santarcangelo Festival. Un lavoro originalissimo per parlare del successo e di cosa siamo disposti a fare per ottenerlo, in un’epoca dove il talento è mercificato o la sua totale assenza viene spesso esaltata dall’audience mediatica.
Altro appuntamento, sabato 30 marzo al Teatro Impavidi, è con Deflorian/Tagliarini e il poetico Il cielo non è un fondale, cinque nomination e un Premio Ubu 2017 come miglior allestimento. Un lavoro suggestivo e delicato per parlare di sogni, di aspettative e di teatro con sensibilità e originalità.  Il duo romano inoltre presenterà il giorno successivo, 31 marzo al Dialma Ruggiero, il loro nuovo lavoro dal titolo Scavi, una performance per un numero limitato di spettatori che vuol essere la restituzione pubblica delle “scoperte” della compagnia nella fase di indagine di un altro lavoro attualmente in produzione, ispirato a Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni.
Il 4 aprile si va al Teatro Astoria di Lerici (sarà attivo un servizio bus navetta dalla Spezia) con Il controllore de Gli Omini, terza parte del Progetto T, partito dalla Stazione di Pistoia con Ci scusiamo per il disagio. Una ricerca lungo i binari che la caustica compagnia toscana affronta “a bassa velocità”, sotto l’occhio attento, o distratto e distrutto – dei controllori.
Sempre all’Astoria di Lerici grande appuntamento l’11 aprile con Andromaca, uno spettacolo di I Sacchi di Sabbia con la regìa di Massimiliano Civica, di nuovo insieme in un classico dell’antichità che esplora i confini tra comico e tragico, produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi in co-produzione con I sacchi di sabbia e il sostegno della Regione Toscana. Un testo decisamente anomalo nella produzione euripidea in cui non vi si staglia alcun protagonista, nessun dio compare, come pure nessun “eroe tragico”: il mondo sembra ospitare solo uomini incapaci di decidere del proprio destino.
Saranno invece presenze straordinarIe del teatro-danza nazionali e internazionali quelle che si alterneranno sull’inedito palco della Ex Ceramica Vaccari di Santo Stefano di Magra per tre giorni, dal 26 al 28 aprile per FisiKo!, rassegna di cattive azioni: spettacoli e performance invaderanno l’area e gli edifici dell’ex Ceramica. Un intero fine settimana con l’energia propulsiva della più irriverente ricerca di teatrodanza contemporanea.
Ospiti internazionali del festival Fisiko, ad esempio, saranno: Michalis Theophanous – già performer protagonista di spettacoli del regista Bob Wilson e del grande coreografo greco Papaioannou; Eddie Oroyan & Jessica Eirado Enes, danzatori della compagnia Ultima Vez di Wim Vandekeybus, la coreografia di Daniel Abreu portata in scena da Fattoria Vittadini.
Condivideranno la tre giorni eccezionali compagnie italiane del calibro di Balletto Civile (Premio Histryo, Premio Danza&Danza, Premio della Critica) e Collettivo Cinetico (Premio Ubu 2017), e alcuni dei più giovani promettenti danzatori italiani come Aristide Rontini, Simone Zambelli (vetrina della giovane danza italiana) Filippo Porro, Natalia Vallebona (Premio giovani realtà del teatro 2017) e ancora Giulia Spattini, Francesco Gabrielli e Alessio Romano (Premio Nazionale della critica 2015).
Non mancheranno eventi dj set e sarà presente un servizio di bar e ristorazione.
 
Non da ultimo, torna anche quest’anno l’immancabile evento/spettacolo di fine anno dei laboratori teatrali con il protagonismo degli studenti degli Istituti superiori della Spezia (guidati nel percorso annuale da Enrico Casale, Renato Bandoli, Alessandro Ratti, Cecilia Malatesta, Davide Faggiani, Damiano Grondona, Simone Benelli, Matteo Di Somma). Dal 2013, dopo le realizzazioni di “Klop”, “Comizi di Primavera”, “Birdland”, “Valentin Kabarett”, “Willy Willy Shake” e “La nuvola in calzoni” (all’interno del progetto PLAY!) con oltre 140 ragazzi in scena, sarà proposto un nuovo lavoro che coinvolgerà gli adolescenti spezzini.

Spazio agli spettatori più giovani, invece, con Fuori Luogo Kids, per la prima volta al Teatro Astoria di Lerici: un teatro di qualità rivolto all’infanzia per iniziare a declinare i linguaggi dell’arte scenica in una prospettiva più ampia e profonda dell’offerta educativa e culturale per la cittadinanza.
Martedì 29 gennaio alle ore 10 si comincia con La stanza dei giochi, spettacolo vincitore Premio Scenario Infanzia e Premio Dallorso per il teatro (dai 5 anni in su), produzione Scena Madre e Compagnia degli Scarti, per ribaltare la consuetudine del Teatro Ragazzi interpretato da adulti per riscoprire il nesso fondante tra gioco e teatro.
Il 20 febbraio ore 10 (e in serale alle ore 21.15) Generazione Eskere presenta Domino, menzione speciale Premio Scenario Infanzia 2018, regia di Alice Sinigaglia e drammaturgia collettiva di e con Leonardo Bernardini, Gianmaria Meucci, Claudia Natucci Tommaso Pistelli, Caterina Rosaia, Alice Sinigaglia, Davide Sinigaglia, Giordano Tommaseo (dagli 8 ai 12 anni). Uno spettacolo polifonico che racconta la storia di Gianmaria, un bambino che pretende di festeggiare ogni giorno il suo compleanno.
Il 4 marzo alle ore 10 Opera Kids mette in scena Carmensita – Chanson gitane, realizzata in collaborazione con le compagnie Zaches Teatro ed Eco di fondo (3-6 anni) e liberamente ispirato alla Carmen di Bizet.
E ancora una novità con il focus “Teatro come sport” in collaborazione con Teatro Sociale di Camogli: il 26 marzo alle ore 10 nel Centro storico di Lerici si va “A piedi per vedere il teatro dei piedi” con  una lunga camminata con associati, genitori e bambini, nel centro di Lerici con un percorso prestabilito per arrivare al teatro Astoria (alle ore 11) e assistere allo spettacolo Va dove ti porta il piede di e con l’artista veronese Laura Kibel con un lavoro a metà strada tra il mimo e i burattini in cui i piedi, che si vestono di mille accessori, diventano i protagonisti dello spettacolo incarnando personaggi ironici o drammatici che raccontano storie di ieri e di oggi.
Quest’anno Fuori Luogo collabora con Kronoteatro Albenga, Teatro della Caduta Torino (Reclip), Teatro sociale di Camogli (focus teatro e sport).
Anche quest’anno inoltre proseguono i fortunati incontri con gli artisti e gli accompagnamenti alla visione organizzati dalla rivista milanese Stratagemmi / Prospettive Teatrali.

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