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"spero di esporre anche in liguria"

Personale "spezzina" nel museo Dostoevskij di San Pietroburgo per Davide Costantini

Davide Costantini nella sala espositiva nel Museo Statale Dostoevskij di San Pietroburgo

C’è un tocco di spezzinità nella mostra personale di Davide Costantini a San Pietroburgo inaugurata ieri 8 giugno e che restrerà visitabile per un mese nel Museo Statale Dostoevskij.
Le opere in esposizione sono 16 e rappresentano i romanzi dello scrittore russo.
“Ho dipinto un protagonista o un personaggio chiave per ogni romanzo – spiega Costantini – cercando, attraverso la mia interpretazione di cogliere il pensiero di Dostoevskij. L’esposizione si intitola “I volti dei Romanzi di Dostoevskij. Le opere che ho portato sono stampe degli originali che ho in Italia e hanno il formato 40x50cm mente i dipinti originali sono molto più grandi”.
“Ho utilizzato una mia tecnica pittorica – prosegue – per queste opere dove la luce acquisisce un ruolo determinante sull’immagine in quanto cambiando punto di vista rispetto alla fonte luminosa i volti cambiano espressione come a penetrare l’anima dei personaggi. Il luogo della Mostra ha un grande valore memoriale in quanto è la casa dove Dostoevskij ha vissuto con la sua famiglia gli ultimi 3 anni della sua vita. È in questa casa che ha scritto l’ultimo dei suoi romanzi “I fratelli Karamazov”. Grazie a questa mostra che è volta alla divulgazione sociale dell’arte e della cultura e che contribuisce a mantenere accesa l’amicizia artistica e culturale tra l’Italia e la Russia ho ottenuto una lettera di collaborazione culturale con il Museo Memoriale Statale Dostoevskij di San Pietroburgo per attivare iniziative e idee artistiche e culturali dedicate alla memoria di Dostoevskij. All’inaugurazione ha partecipato tanta gente che ha aplrezzato l’originalità delle opere e il particolare tema dell’esposizione”.
“Ho fatto un grande sforzo artistico durato quasi un anno per arrivare a dare attraverso la pittura un volto a ognuno dei romanzi di Dostoevskij – prosegue – e sono felice che sia piaciuta, spero che si aprano possibilità espositive anche in Italia considerato che Dostoevskij si potrebbe considerare un ponte di collegamento artisrico e culturale tra l’Italia e la Russia in quanto, in uno dei momenti più difficili della sua esistenza si trasferì per un anno in Italia nel 1868 e nella Città di Firenze terminò uno dei suoi romanzi più celebri “L’Idiota”. Ho scoperto anche che Dostoevskij è stato, anche se di passaggio, a Genova il 10-11 Settembre del 1863 lì prese un vaporetto diretto a Livorno e di lì andò a Firenze. Poi tornò, come dicevo prima, a Firenze nel 1868. Questo dato storico, che appare nei diari di viaggio di Dostoevskij, rende ancora più vicina la figura di Dostoevskij alla Liguria. Chissà, forse riuscirò a portare la mia esposizione proprio in Liguria e questo elemento potrebbe essere di buon auspicio per creare un ponte artistico e culturale con San Pietroburgo, Museo di Dostoevskij”.

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