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Cultura e Spettacolo

Percorsi di lettura e le radici cristiane al Museo diocesano

Interno del Museo Diocesano

C?ontinua intensa alla Spezia la collaborazione tra il Museo diocesano e le scuole della città e della provincia. E’ in corso ora, dopo la ripresa delle lezioni seguita al periodo natalizio, un progetto di alternanza scuola – lavoro che si svolge appunto presso la sede museale di via del Prione. Così ieri ed oggi, nell’ambito di tale progetto, quattro studentesse del liceo classico “Lorenzo Costa” iniziano ad accompagnare visitatori e visitatrici alla “scoperta” delle opere che nel Museo sono custodite. In tal modo, le quattro giovani allieve del Classico, che hanno scelto questa opzione di scuola – lavoro per la propria esperienza formativa nel campo dei beni culturali, possono davvero avere modo di concentrarsi sull’attività di un operatore museale a 360 gradi. Nelle due settimane precedenti si sono affiancate agli operatori osservando e partecipando alle normali attività di conservazione del patrimonio: l’allestimento delle sale, il disallestimento delle mostre temporanee, l’aggiornamento dell’inventario, la guardiania, l’accoglienza del pubblico e la comunicazione. Non è mancata l’occasione per approfondire, con alcuni storici dell’arte, la conoscenza del patrimonio conservato presso la struttura museale, che negli spazi dell’antico oratorio di San Bernardino raccoglie testimonianze storiche ed artistiche legate alla diocesi e, quindi, al suo territorio. Grazie a questa esperienza preliminare, le studentesse hanno ideato personalmente e messo a punto alcuni “percorsi di lettura” delle diverse opere, in cui propongono una selezione di soggetti e di argomenti da loro scelti ed approfonditi.
L’esperienza di “accompagnamento” dei visitatori è iniziata ieri e prosegue questa mattina dalle 10 alle 12.30: chi accede al museo può dunque essere accompagnato in visita da queste “guide” d’eccezione. La struttura diocesana diretta da don Cesare Giani, che si avvale della collaborazione della responsabile dei servizi educativi Vicky Porfidio e di numerosi volontari, prosegue così a svolgere un ruolo innovativo nel contesto dei beni culturali. Un ruolo che nasce dal profondo collegamento della storia cristiana con le radici culturali e sociali del territorio italiano e spezzino in particolare.

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