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Cultura e Spettacolo

Notti al Castello offre una serata al fresco leggendo Aristofane

Teatro greco

Le Notti al Castello di San Giorgio, nell’ambito dell’omonima rassegna estiva, proseguono giovedì 9 agosto alle ore 21 con la presentazione del libro “Lunigiana mediterranea. Le storie, i paesi, le tradizioni, le famiglie” di Laura Lotti (Cinque Terre, 2018) alla presenza dell’autrice e con la presentazione di Silvano Zaccone, Presidente del Consorzio “Il Cigno”.
Il libro, agile e accattivante pur nella complessità della materia trattata, trae lo spunto da un manoscritto del Seicento opera di Ippolito Landinelli, portato a termine dopo la sua morte da Bonaventura De’ Rossi, ambedue sarzanesi, che ricostruiscono in modo minuzioso la storia dell’antica diocesi di Luni dalle origini agli inizi del Settecento.

I due canonici prendono in esame la Lunigiana mediterranea, e cioè quella parte di territorio lunigianese prossimo al mare soffermandosi sulle comunità locali e le loro vicende storiche. Non mancano interessanti curiosità su fatti ed episodi – molti dei quali inediti – che mettono in luce la posizione strategica del Levante ligure grazie a personaggi talora poco noti, ma influenti nel loro tempo. Nell’ultimo capitolo l’autrice affronta, sempre attraverso la lettura attenta dei testi di Landinelli e De Rossi, il progetto del porto franco nel Golfo della Spezia che sarà solo successivamente realizzato con l’Unità d’Italia. Laura Lotti ha insegnato per anni presso gli istituti superiori della provincia della Spezia ed è spezzina di adozione, essendo nata sull’Appennino pistoiese a S.Marcello. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni frutto di un meticoloso lavoro di archivio.

Venerdì 10 agosto al Castello San Giorgio alle ore 21 ci si immergerà nel mondo dell’antica Grecia con la serata di lettura di Aristofane, commentata e presentata da Giovanni Sciamarelli. Il tema trattato sarà “…nuovo azzardo a tentare mi arrischio” (Aristofane, La Pace, v.94) e verranno letti testi esemplari da Cavalieri, Nuvole, Pace, Uccelli, Rane, Donne al parlamento tradotti da Sciamarelli e recitati dalla Compagnia “Più Motivi”.
Il teatro di Aristofane, tra azzardo del sovvertimento e inevitabilità del ripristino. Sul consueto motivo aristofaneo del capovolgimento e del ripristino, il gruppo instaura una sorta di “tamurriata”, giocata su spezzoni di sei lavori del grande ateniese, questo sì vero azzardo, dopo 24 secoli, per una riappropriazione di quello che fu la commedia attica del V sec. a.C.

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